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Ecco la nuova giunta di Bonaccini: “Ho cambiato quasi tutti per innovare, subito patto sul clima”

Oggi l'annuncio della nuova 'squadra' di Bonaccini: la prima giunta si terrà il 9 marzo a Parma, capitale italiana dalla cultura, 'a casa' del sindaco Pizzarotti, ex M5s schierato col governatore

Pubblicato:13-02-2020 15:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:59
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BOLOGNA – Questa la composizione della nuova Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, presentata oggi dal governatore Stefano Bonaccini. Vicepresidente con delega al Welfare, contrasto alle disuguaglianze, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale e coordinamento del Patto per il clima è Elly Schlein.
Sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione vanno a Vincenzo Colla, già numero due nazionale della Cgil.
Nuovo assessore alla Cultura è Mauro Felicori, in passato direttore della Reggia di Caserta.
Alla Sanità va il bolognese Raffaele Donini, nello scorso mandato titolare dei trasporti e, nell’ultima fase della legislatura, anche vicepresidente.
Dal Comune di Bologna entra poi Irene Priolo, con delega all’Ambiente e difesa del suolo.
Il ravennate Andrea Corsini, confermato in squadra, sarà assessore alle Infrastrutture, che avrà anche il Turismo e il Commercio.
La delega al Bilancio è stata assegnata al ferrarese Paolo Calvano, mentre di Agricoltura si occuperà il reggiano Alessio Mammi.
Nuovo assessore all’Istruzione sarà la cesenate Paola Salomoni, prorettrice all’Alma Mater di Bologna.
Alla parmense Barbara Lori la delega alla Montagna.
Infine, sottosegretario alla presidenza della Regione è il modenese Davide Baruffi. In tutto la Giunta è composta da 10 assessori, sei uomini e quattro donne, più il sottosegretario.

“GIUNTA QUASI TUTTA NUOVA PER INNOVARE”

Otto assessori nuovi su dieci. Stefano Bonaccini presenta la giunta che governerà l’Emilia-Romagna per i prossimi cinque anni. “Questa è la squadra. Solitamente squadra che vince non si cambia, io l’ho cambiata quasi tutta perchè abbiamo bisogno di continuare a innovare“, risponde il governatore rieletto presentato i componenti dell’esecutivo di viale Aldo Moro.
“Ringrazio gli assessori uscenti perchè con me hanno svolto un lavoro che ci ha portato a un risultato elettorale frutto di buon governo, riconoscimento di un’idea di Emilia-Romagna del futuro e di relazione tra ciò che si promette si mantiene”, spiega.


“PATTO PER LAVORO-CLIMA ENTRO ESTATE”

Presentando la nuova giunta regionale, Stefano Bonaccini ribadisce le priorità già indicate in campagna elettorale. “Nelle prime cose da fare, entro l’estate, ma non a luglio, molto prima, dovremo firmare un nuovo patto per il lavoro e la legalità unito a un patto per clima”, ripete il governatore. “Convocheremo le parti sociali il prima possibile”, assicura Bonaccini.
“Vogliamo che la regione torni alla piena e buona occupazione. Ma alla fine dell’anno cresceremo dello 0,5%: saremo primi in Italia, ma negli anni scorsi crescevamo di più”, riflette il presidente. Il punto è che “il Paese si è fermato”, aggiunge. Tuttavia, ci sono le condizioni per accelerare. “Sulle infrastrutture avremo quattro miliardi di investimenti certi. La ruota dell’economia è pronta a ripartire“, assicura.

“GIUNTA SACCHIANA, ATTACCO-PRESSING”

“Sarà una Giunta ‘sacchiana’, tutta in attacco e in pressing”. E’ la definizione scelta da Stefano Bonaccini per la sua nuova Giunta. “Con Sacchi sono amico da tempo- aggiunge Bonaccini, oggi in conferenza stampa- e so bene per chi ha votato, nonostante quello che è stato scritto”. Della sua squadra Bonaccini dice di avere “tantissima fiducia”: età media sotto i 50 anni, con persone che hanno “competenza, rappresentanza territoriale e diverse sensibilità politiche”.
Alla Giunta si aggiunge poi Gianmaria Manghi, sottosegretario nel mandato scorso, che rientra come capo di gabinetto. Per se stesso, Bonaccini ha deciso di tenere invece le deleghe alla programmazione dei fondi europei, per “coordinare il lavoro” in vista del nuovo settennato di pianificazione, a sicurezza e legalità, all’autonomia e allo sport, “la delega più importante di tutte”, sorride Bonaccini.

“PRIMA GIUNTA A PARMA DA PIZZAROTTI”

La prima assemblea legislativa si riunirà il 28 febbraio. La prima giunta è convocata, invece, per il 9 marzo a Parma, capitale italiana dalla cultura, ‘a casa’ del sindaco Federico Pizzarotti, l’ex Cinque stelle schierato con Stefano Bonaccini. “Entro l’estate terremo nove giunte nelle nove diverse province dell’Emilia-Romagna, come abbiamo fatto l’altra volta”, conferma il governatore.
Dopo Parma, toccherà a Rimini, il 30 marzo, per parlare del progetto del waterfront e per sottolineare il legame con le celebrazioni dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini. “Agli assessori dirò di stare meno in ufficio”, dice Bonaccini, che non ha scelto a caso di tenere la prima delle giunte itineranti a Parma. In effetti, nella composizione della giunta il presidente non ha trovato uno spazio per rappresentare l’area vicina a Pizzarotti.
Con Pizzarotti c’è un rapporto eccellente. Sono sicuro che continueremo a lavorare bene insieme. Mi ha dato una mano in campagna elettorale ed è stato il primo dei sindaci eletti battendo il Pd a sostenermi. Per quanto mi riguarda, do un ottimo giudizio su come ha governato”, conclude Bonaccini.

“ASSESSORI USCENTI? NESSUN BOCCIATO”

La mancata riconferma di otto assessori su dieci “non è affatto una bocciatura”. Anzi, “tutti la meritavano, perchè il risultato elettorale è stato frutto anche del loro lavoro straordinario” nella passata legislatura. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, saluta così i componenti uscenti della sua precedente squadra di governo in Regione. Due gli esclusi che balzano agli occhi: Palma Costi e Sergio Venturi.
L’ormai ex assessore alle Attività produttive “è stata bravissima- assicura Bonaccini- ha tutta la mia stima e sono certo che darà una grande mano in Consiglio regionale”. Tra l’altro, aggiunge il governatore, “sulla ricostruzione post-sisma sono ancora io il commissario, stiamo andando verso la conclusione e nell’ultima fase la gestirò io direttamente”.
Quanto all’assessore uscente alla Sanità, “Venturi è stato apprezzatissimo, anche a livello nazionale. Era un tecnico ma ha rivestito comunque un ruolo molto politico. E continuerà a darci una mano”. Sulla sanità, oltre al cambio di persona, c’è anche il passaggio da una figura tecnica a una politica. “Donini, per l’esperienza che ha accumulato, sono sicuro che farà benissimo- garantisce Bonaccini- ho pensato che avesse le caratteristiche adeguate per le politiche sanitarie, poi sarà lui a dover dimostrare di essere all’altezza”.
In ogni caso in assessorato “abbiamo un’ottima squadra che lo aiuterà”, a partire dalla prima vera sfida in agenda, ovvero “la riapertura dei punti nascita” in montagna. Lo stesso Donini, come Elly Schlein, Andrea Corsini, Barbara Lori, Alessio Mammi e Mauro Felicori, sono stati eletti in Assemblea legislativa. I ruoli di consigliere e assessore non sono incompatibili, ma Bonaccini chiederà comunque loro di dimettersi dall’aula, magari per far posto ad altri aspiranti eletti? “Decideranno loro- risponde il presidente- io non mi permetto di dirlo”.

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