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Ragazzina aggredita sul treno, Regione Lombardia: “Militari nelle stazioni”

A lanciare l'appello è l'assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte: ogni giorno in Lombardia 2300 treni e 720.000 pendolari

Pubblicato:13-02-2017 15:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:54

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MILANO – “Chiediamo al Governo di istituire un presidio militare almeno in ogni stazione delle città capoluogo della Lombardia”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, riferendosi all’episodio di violenza che si è verificato la scorsa settimana su un treno Milano-Mortara, con una ragazza di 16 anni molestata e picchiata da due uomini. Per l’assessore è importante “sradicare il concetto che le stazioni non sono difese e che quindi lì si può fare quello che si vuole perché sono terra di nessuno“. Il primo passo dunque secondo Sorte è “quello di poter disporre, entro sei mesi, di militari nei capoluoghi per poi estendere la sperimentazione oltre le principali città”. L’assessore fa presente come già il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, abbia fatto questa richiesta, specificando che “ad oggi il Governo continua a tacere”. Secondo Sorte la competenza della sicurezza nelle stazioni è infatti appannaggio di Palazzo Chigi: “Voglio ricordare- continua- che il tema sicurezza è competenza del Governo che, purtroppo, continua ad essere latitante. Con grande senso di responsabilità noi continuiamo ad investire su questo tema e, per il solo 2017, abbiamo investito più fondi che per l’anno di Expo“.

L’assessore ha altresì ricordato la convenzione sottoscritta con tutte le società che erogano i servizi di trasporto pubblico e che consente alle Forze dell’ordine e armate di circolare gratuitamente sui treni. E poi il recente stanziamento di 3 milioni di euro per finanziare il servizio di guardie giurate armate sui treni e nelle stazioni. Guardie che, sottolinea Sorte, “sono opportunamente addestrate e che devono avere seguito dei corsi ad hoc organizzati dalla Prefettura di Milano”. Proprio nelle prossime settimane ci saranno tre sessioni di esame per formare nuovo personale: “Il punto di partenza però non può che essere quello di potenziare il pattugliamento della Polfer“, denuncia l’assessore, ma “è necessario che queste pattuglie possano disporre di nuovo personale”. Va infatti tenuto conto che, ogni giorno, in Lombardia, circolano 2.300 treni sui quali si spostano più di 720.000 pendolari. Sorte ha anche fatto presente che tutti gli ultimi treni acquistati dalla Regione, come pure quelli che saranno consegnati in futuro, sono tutti dotati di telecamere per la sorveglianza.

di Nicola Mente, giornalista


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