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I benzinai congelano lo sciopero dopo l’incontro con il Governo

L'agitazione era prevista per il 25 e 26 gennaio ma è stata "congelata" in seguito alla riunione con l'esecutivo a Palazzo Chigi

Pubblicato:13-01-2023 13:30
Ultimo aggiornamento:15-01-2023 12:31
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ROMA – Lo sciopero dei benzinai, che era stato proclamato per il 25 e 26 gennaio, “è congelato”. Lo dicono i gestori dei distributori, dopo l’incontro a Palazzo Chigi con il Governo. Ieri sera, la premier Giorgia Meloni aveva annunciato la volontà di incontrare una delegazione della categoria, sottolineando: “Non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile. Io anzi ribadisco che la gran parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità. Proprio a loro tutela serve individuare chi non dovesse avere la stessa responsabilità. La categoria va messa al riparo anche da certe mistificazioni perché quando si parla per settimane del prezzo della benzina a 2,50 euro, quando il prezzo della benzina medio è 1,80 euro, diciamo che non si aiuta”.

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POSSIBILE UN NUOVO TAGLIO DELLE ACCISE

Ieri, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva aperto a un nuovo taglio delle accise: “Il Governo – le parole del titolare del Mef al question time in Senato – si riserva di adottare misure di riduzione delle accise in relazione all’aumento verificato dei prezzi dei carburanti“.


PERCHÉ I BENZINAI AVEVANO ANNUNCIATO LO SCIOPERO

Nella nota in cui annunciavano la volontà di scioperare il 25 e 26 gennaio, Faib, Confesercenti Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio avevano accusato il Governo che “aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. Avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa”.

IL MINISTRO URSO INCONTRA I CONSUMATORI

Si è riunito oggi presso il Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini il tavolo tecnico sui rincari dei prezzi dei carburanti del Comitato Nazionale Consumatori e Utenti presieduto dal ministro Adolfo Urso con il sottosegretario Massimo Bitonci. Alla riunione erano presenti le 19 associazioni che compongono il Cncu e il Garante dei Prezzi Benedetto Mineo.

Il ministro Urso ha presentato le linee direttrici del decreto legge approvato dal Cdm, che prevede misure atte a garantire maggiore trasparenza con sistemi di rilevazioni più tempestivi e generali in favore di utenti e gestori. Il decreto, inoltre, fornisce nuovi e più efficaci strumenti di sorveglianza e monitoraggio al Garante dei prezzi che potrà agire anche in collegamento con Guardia di Finanza e Autorità antitrust.

La riunione è stata preceduta dagli incontri realizzati a Palazzo Chigi con le associazioni che rappresentano gli operatori del settore, conclusi con l’attivazione di un Tavolo tra istituzioni e associazioni, con l’obiettivo di realizzare un confronto generale sul riordino del settore, la cui prima riunione si svolgerà al Mimit martedì 17.

“Abbiamo così posto le premesse per fornire soluzioni condivise in un settore così significativo per il consumatore e per le imprese italiane soprattutto in una fase di diversificazione degli approvvigionamenti e di volatilità dei prezzi – dichiara il sottosegretario Massimo Bitonci durante il suo intervento – Il ruolo delle associazioni dei consumatori come corpo intermedio è oltremodo fondamentale in questo momento, per questo valuteremo anche la possibilità di integrare il decreto legge in fase di conversione con le indicazioni da loro pervenute. La mia intenzione è anche quella di convocare in modo regolare il Cncu per affrontare i temi concreti come il caro-prezzi, le comunità energetiche e le energie alternative”.

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