Getting your Trinity Audio player ready...
|
Stop all’alternanza scuola-lavoro e più garanzie per gli studenti coinvolti negli stage formativi. È quello che tornano a chiedere gli studenti e le studentesse a un anno dalla scomparsa di Lorenzo Parelli, lo studente morto a Udine in un incidente sul lavoro mentre stava svolgendo uno stage, e dopo la mancata erogazione del risarcimento ai genitori di Giuliano De Seta, morto mentre svolgeva un percorso di formazione. Dopo un sit in davanti al ministero del Lavoro, gli studenti tornano a chiedere lo stop all’alternanza anche davanti al Ministero dell’Istruzione. Intanto, il ministro Valditara ha annunciato l’apertura di un tavolo sulla sicurezza con il ministero del Lavoro. “I ragazzi in alternanza non vanno mai lasciati soli, serve un confronto costante tra scuole, aziende e tutor- ha detto- Bisogna modificare la normativa sui risarcimenti e investire di più su prevenzione e su formazione degli studenti”.
Capovolgere il meccanismo di selezione dei medici partendo dal fabbisogno effettivo di medici e sanitari. E’ questo l’obiettivo del gruppo di lavoro istituito presso il ministero dell’Università e della Ricerca. Il gruppo di lavoro, ha spiegato la ministra Anna Maria Bernini, coinvolgerà tutti gli attori in campo: dal mondo accademico al ministero della Salute, insieme alla conferenza delle Regioni e agli ordini professionali. L’obiettivo, è “individuare un accesso sostenibile a medicina, che sia una risposta alla richiesta attuale di professionisti da parte del servizio sanitario e del mondo produttivo”, ha spiegato la ministra. Entro il prossimo trimestre, promette Bernini, il ministero definirà un programma di accesso alla facoltà di Medicina “ragionato ed efficace”. Intanto, il prossimo 13 aprile gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori potranno misurarsi con i nuovi test di medicina.
Sit-in davanti alle scuole per chiedere il congedo mestruale in ogni istituto. L’iniziativa è stata portata avanti dalla Rete Studenti Medi del Lazio, che rientrati nelle loro aule dopo la pausa natalizia, hanno chiesto l’introduzione del congedo “per tutte quelle persone che soffrono di patologie legate al ciclo, come la dismenorrea“. La proposta si lega all’iniziativa di una scuola di Ravenna, che ha approvato la giustifica dei giorni di assenza in caso di forti dolori mestruali. Un’innovazione “che guarda ad una scuola più inclusiva e che si unisce alla battaglia sull’approvazione della carriera alias negli istituti”, dicono i giovani della Rete Studenti Medi del Lazio. “La scuola deve essere presidio di inclusività- aggiungono i giovani- e il congedo mestruale non è solo una concessione giusta per persone con mestruazioni che soffrono ogni mese, ma è anche una battaglia contro il tabu del ciclo. Chiediamo che sia approvato in ogni scuola della Regione”.
Nuovi corsi di laurea e laboratori integrati in materia di ingegneria sostenibile, economia circolare e agrifood. È stato inaugurato il nuovo Polo didattico e di ricerca di Rieti, un progetto interateneo promosso dalla Sapienza e dall’Università della Tuscia. Il Polo è stato inaugurato dalla rettrice Antonella Polimeni e dal rettore dell’Università della Tuscia Stefano Ubertini, alla presenza della ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini. Il nuovo progetto interateneo, che vede insieme Sapienza e Università della Tuscia, ha come obiettivo la realizzazione di un polo di didattica e di ricerca nell’area reatina, con corsi di laurea erogati dalle due università nelle aree medico sanitaria, economica, ingegneristica e agroforestale, sviluppando opportunità di formazione e ricerca nel contesto del territorio.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it