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Democrazia e fact-checking, ecco il programma del corso di formazione del Parlamento europeo

Previste a Roma tre giornate di incontri poi si andrà a Bruxelles. Ecco come partecipare

Pubblicato:13-01-2023 11:24
Ultimo aggiornamento:08-02-2023 17:54
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ROMA – Dalla struttura istituzionale ai valori democratici, con un focus sul ruolo del Parlamento Ue; dal lavoro delle redazioni sull’attualità europea ai rischi di manipolazione delle notizie e alle sfide del fact-checking. Decisive oggi e nel prossimo futuro, con le elezioni europee del 2024 alle porte. Nodi e spunti al centro del primo corso di formazione per giovani giornalisti, content creator e operatori dell’informazione al via quest’anno a Roma nella redazione dell’agenzia di stampa nazionale Dire.
A guidare il confronto, nella redazione romana, con lezioni, dialoghi, laboratori e prove pratiche, saranno docenti ed esperti in diritto e comunicazione dell’Ue nel quadro dell’iniziativa ‘Programma di formazione del Parlamento europeo per giovani giornalisti’.

LE GIORNATE A ROMA E BOLOGNA

Ciascun corso è articolato su tre giornate, che si terranno due volte all’anno, la prima a Roma e la seconda a Bologna, in momenti diversi dell’anno tra i quali il candidato potrà scegliere. Al termine della tre giorni di lavoro ci saranno prove e valutazioni conclusive propedeutiche a un secondo modulo di insegnamento a Bruxelles, con incontri e momenti formativi presso le sedi del Parlamento europeo. Si parte dall’appuntamento di Roma, nella redazione della Dire in corso d’Italia 38/A, in date che saranno definite a breve.

DOCENTI ESPERTI DELL’UE

Ad aprire la prima giornata sarà Francesco Gui, professore di Storia moderna presso l’Università di Roma ‘La Sapienza’, che si concentrerà sulla parte istituzionale, con nascita e sviluppo dell’Ue, trattati europei, ordinamento giuridico, struttura, organi e competenze, mercato unico ed euro. Giulia Vassallo, professoressa di Storia contemporanea presso l’ateneo Unicusano, parlerà di valori e democrazia, concentrandosi sul processo di integrazione, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, l’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali e il processo di policy making. L’Europarlamento, nella sua composizione, elezione e struttura, con procedure, attribuzioni e finalità dei diversi organi, sarà al centro del contributo di Giulia Rossolillo, professore di Diritto dell’Unione Europea e presidente del Centro studi sull’Ue dell’Università di Pavia. Previsti focus dedicati sul ruolo dell’assemblea per l’adozione degli atti legislativi e in materia di bilancio.


La seconda giornata comincerà dal lavoro delle redazioni sugli affari europei. A guidare la discussione Alessio Pisanò, direttore di Total Eu, service di produzione audiovisiva con sede a Bruxelles. Si parlerà di come raccontare le scelte europee in materia di politica, economia, digital, green, agricoltura, salute o sport. Spazio in una sezione dedicata anche all’analisi dei siti web e delle banche dati dell’Unione Europea. Rischi della manipolazione di informazioni e importanza del fact-checking saranno al centro dell’intervento di Marina Castellaneta, responsabile scientifica del ‘Programma di formazione’, professore di Diritto internazionale, collaboratrice del quotidiano Sole 24 Ore e blogger sul diritto dell’Ue. In primo piano le ricette per un giornalismo indipendente, professionale e responsabile, le conseguenze sulla sicurezza derivanti dalla manipolazione di informazioni, l’analisi di fake news, bot, troll e dinamiche “post-truth”. In relazione al rischio di falsi, si ragionerà su strategie di difesa, ricerca, selezione e organizzazione delle informazioni in rete nonché su verifica dell’indipendenza e dell’affidabilità delle fonti, sempre a sostegno e garanzia del fact-checking. Carmine Nino, Head of Eu Public Affairs di Utopia, agenzia di Bruxelles specializzata nei rapporti con l’Ue, si soffermerà sulla dimensione locale delle politiche europee. Tra i riferimenti il dipartimento per le Politiche europee, la politica Ue di coesione e il primato del diritto dell’Unione Europea. Previsti focus sul reporting da Bruxelles al tempo della pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina e sulle richieste di un ruolo maggiore del Parlamento Ue alla luce della Conferenza sul futuro dell’Europa (Cofoe).

La terza giornata si aprirà con un confronto su processi democratici e partecipazione, anche nella prospettiva delle elezioni del 2024. A cominciare sarà Francesco Cherubini, docente di diritto dell’Ue presso la Luiss. Tra i punti chiave la Giornata dell’Europa, il Comitato europeo delle Regioni e il processo di co-creazione della Carta europea per la gioventù e la democrazia. Affidato a Rossolillo invece l’approfondimento sul voto politico del 2024, con le regole in Europa e in Italia, le finalità e i tempi, gli aventi diritto e i candidati e anche spunti per proposte di cambiamenti alle prossime elezioni. Le specificità nazionali saranno il tema di Pisanò, con un’attenzione particolare per il web e le reti sociali. In evidenza strategie di comunicazione politica, con il ruolo delle piattaforme social e una rassegna degli strumenti utili a comprendere e conoscere la gestione delle campagne elettorali e le strategie editoriali dei quotidiani nella campagna per il 2024. Su ruolo dei media, formazioni di opinioni ed effetti nel lungo periodo dialogherà con i partecipanti Valentina Parasecolo, giornalista e autrice, coordinatrice dell’Ufficio stampa del Parlamento europeo in Italia.

Il ‘Programma di formazione del Parlamento europeo per giovani giornalisti’ si terrà in diversi Paesi dell’Ue. In Italia a organizzarla è la Dire, insieme con Total EU e con la società di training e certificazione Accademia informatica. Il corso permetterà la formazione di giornalisti, comunicatori e content creator, che potranno candidarsi per partecipare alle sessioni, gratuite, in programma due volte l’anno presso le sedi delle redazioni della Dire, prima a Roma e poi a Bologna. Le domande di partecipazione potranno essere presentate online, insieme con cv e motivazioni, mentre per richieste di informazioni potrà essere utilizzato anche l’indirizzo email formazionegiornalistiue@agenziadire.com

Il Programma di formazione è un progetto del Parlamento europeo implementato dall’agenzia di stampa Dire sulla base di un contratto con l’Ue. Le opinioni espresse nel suo espletamento sono esclusivamente quelle del contraente e non rappresentano la posizione ufficiale del soggetto appaltante.


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