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Colosseo protagonista del 2021. E il 16 marzo apre la Domus Aurea

Già da sabato 16 gennaio nelle zone gialle del Paese i musei e i siti archeologici verranno finalmente riaperti

Pubblicato:13-01-2021 16:41
Ultimo aggiornamento:13-01-2021 16:54

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ROMA – Cura del patrimonio, restauri, scavi, scoperte. E poi nuove aperture, tra cui la Domus Aurea a la Domus Tiberiana, un’App in nove lingue, musei diffusi e un’attenzione sempre più forte al verde e alla sostenibilità. Dopo “un anno veramente terribile”, segnato dalla pandemia da Covid 19 e da una conseguente perdita di 51 milioni di euro, il Parco archeologico del Colosseo punta tutto sul 2021 e presenta un programma di attività che “vuole essere di auspicio per il nostro pubblico e anche per tutti i lavoratori della cultura colpiti da questa crisi”. Alfonsina Russo, direttore del Parco da quando è stato istituto con decreto ministeriale il 12 gennaio 2017, è pronta a mettere sul tavolo tutte le carte vincenti per ripartire. Ed è pronta a farlo da già da sabato 16 gennaio, quando nelle zone gialle del Paese i musei e i siti archeologici verranno finalmente riaperti. “Lo faremo con un concerto sull’arena del Colosseo degli allievi di Santa Cecilia, perché dobbiamo festeggiare”.

L’ARENA

Sarà lei uno dei protagonisti di quest’anno (ma anche dei prossimi) che si è aperto in piena gara per la progettazione del piano, a cui seguirà a breve quello per la sua realizzazione. “Proietterà il Colosseo nel terzo millennio. Vogliamo che sia fortemente tecnologico, mobile, dotato di ascensori e piattaforme per le scene anche per una maggiore comprensione del monumento”, spiega Russo, che sottolinea anche la conclusione del restauro dei sotterranei, propedeutico alla costruzione dell’arena. “I risultati saranno presentati dal ministro Franceschini insieme a Diego Della Valle, sponsor del restauro, penso al massimo entro la primavera”. Nel 2021 si avvieranno anche le procedure per la sistemazione della piazza del Colosseo, tra le opere compensative della metro C, mentre con i fondi del Parco è stato completato il restauro del dipinto murale che rappresenta la città di Gerusalemme al primo ordine nel settore ovest del monumento e quello delle superfici decorate in stucco del cosiddetto ‘passaggio di Commodo’.

L’APERTURA DELLA DOMUS AUREA E GLI SCAVI

“Durante la pandemia il Parco si è trovato in silenzio irreale. Ma mentre fuori la città era ferma, dentro al Colosseo i lavori di manutenzione e cura non si sono mai arrestati”, tiene a dire Russo che mostra il video ‘Il Colosseo in quarantena’. Attività che già in questi primi mesi del 2021 porteranno a nuove aperture, prima tra tutte quella della Domus Aurea, prevista per il prossimo 16 marzo: “Entro la fine di gennaio dovremmo finire la parte dell’allestimento della mostra su Raffaello, mentre i lavori della passerella disegnata da Stefano Boeri si concluderanno a metà febbraio”, annuncia Russo, che parla anche delle nuove scoperte avvenute alla Domus Tiberiana, dove grazie agli scavi è venuto alla luce un vano murato le cui stratificazioni vanno dall’epoca dei Farnese al IV secolo e probabilmente andranno anche oltre, visto che per arrivare al piano di calpestio manca ancora un metro di scavo.


MUSEO DIFFUSO

Così, dopo 50 anni di chiusura, nella seconda metà del 2021 il pubblico del Parco potrà visitare la prima domus imperiale sul Palatino, con tanto di reperti tirati fuori dai depositi e riportati nella loro destinazione originale. “E’ la nostra idea di Museo diffuso che riguarderà anche la Casa delle Vestali, da anni chiusa al pubblico. Nella prima metà del 2021, probabilmente in primavera, la riapriremo e verrà raccontata con i reperti la storia di questo luogo significativo”. Sempre sul Palatino, nel 2021 è previsto un intervento ex novo presso la Casa di Augusto che il Parco porterà avanti insieme alla Sapienza per chiarire la planimetria della terrazza verso il Circo Massimo.

LA CURIA IULIA E I RESTAURI

Al Foro un altro scavo eccellente riguarderà la Curia Iulia, dove lo scorso anno l’equipe di Alfonsina Russo ha riportato alla luce un ambiente ipogeo già trovato da Giacomo Boni. Secondo gli esperti del Parco si potrebbe trattare di un cenotafio dedicato a Romolo. “E’ collocato in un luogo fortemente simbolico per la vita politica di Roma- ribadisce oggi il direttore- sede di culti antichissimi. Lo scopo di questa seconda campagna, che riprenderemo nei prossimi giorni, è definire la cronologia del monumento e il perimetro della camera ipogea”. Altri interventi di restauro sono in corso alla Colonna Traiana, al Tempio delle Vestali e alla Basilica di Massenzio, mentre un altro importante lavoro riguarda il Tempio di Venere e Roma, grazie a una sponsorizzazione di Fendi per 2,5 milioni di euro. “Anche in questo caso abbiamo avuto delle sorprese inaspettate: durante il restauro del soffitto in stucco abbiamo ritrovato una foglia d’oro, conservata dopo 1.700 anni, che rivestiva il soffitto cassettonato. È stata una grande soddisfazione”, racconta il direttore.

PARCO ARCHEOLOGICO GREEN

Tra i progetti clou per questo 2021 c’è anche quello di un Parco archeologico green, da sempre priorità per Russo, che spera nel 2021 di “avviare una serie di laboratori aperti al pubblico dedicati ai temi della biodiversità”. Dalla teoria alla pratica, la sostenibilità sarà protagonista anche del restauro dell’arco di Settimio Severo, che partirà nei prossimi giorni, su cui per la coesione e il consolidamento si useranno i batteri”. E dopo il miele, al Palatino arriva (forse) anche il vino, grazie a un vigneto che sarà piantato a Vigna Barberini.

LE MOSTRE E GLI EVENTI

Per quanto riguarda le mostre, nel 2021 il Parco proporrà le esposizioni che nel 2020 il Covid ha fatto saltare, tra cui quelle dedicate a Raffaello e a Pompei, ma ne arriverà anche una in omaggio a Giacomo Boni. Incontri e festival animeranno la Curia Iulia, mentre alla Basilica di Massenzio l’8 luglio dovrebbe arrivare la rassegna ‘Le parole di Dante’ curata da Maria Ida Gaeta. Tra le novità, un Kindergarten, un luogo dedicato ai bambini nel cuore degli Horti farnesiani, e la nuova App You and Colosseo che in 9 lingue racconterà i segreti del Parco archeologico. “L’obiettivo è rendere il Parco uno spazio aperto in grado di intercettare diversi pubblici”, spiega Russo, che racconta anche un protocollo d’intesa siglato con il British museum che partirà con una mostra su Nerone che si terrà a Londra il prossimo autunno.

SICUREZZA

Infine, sul versante della sicurezza, entro i primi mesi del 2021 verranno installate telecamere ottiche e termiche presso l’area archeologica del Foro Romano-Palatino, presso la Domus Aurea e il Colosseo e tutti i dati relativi alle immagini e agli allarmi convoglieranno nella control room del primo piano di Santa Maria Nova, dove un nuovo server di gestione permetterà agli operatori della sala regia di individuare tempestivamente eventuali effrazioni o incursioni.

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