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Veneto, Zaia: “La protesta #ioapro? Con i ristori non esisterebbe”

Il presidente della Regione attende la videoconferenza di domani per discutere del nuovo dpcm e nel frattempo commenta la crisi politica: "I toni che vengono usati nei confronti di Conte mi fanno capire che il rapporto di fiducia ormai è cessato"

Pubblicato:13-01-2021 13:47
Ultimo aggiornamento:13-01-2021 13:48

luca zaia
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VENEZIA – “Io non sono scandalizzato dalle proteste, mi metto nei panni dei tanti operatori…”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. “Le proteste nascono da un fatto, se i ristori ci fossero e arrivassero in tempo reale nessuno penserebbe di aprire. È fondamentale dare i soldi a questi operatori che non vogliono la luna ma chiedono semplicemente di poter mantenere in vita la loro attività”, continua Zaia. “La protesta è il sale della democrazia, ma dobbiamo fare in modo che non si trasformi in contagio”, avverte poi il presidente Veneto auspicando che si eviti “la lotta tra guardie e ladri”. A chi porta avanti la campagna #ioapro “va il merito di non essersi fatti strumentalizzare politicamente”, conclude Zaia che ribadisce: “stiamo parlando “di un problema che non esisterebbe se ci fossero i ristori”.

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“SIAMO LA SESTA REGIONE IN ITALIA PER OSPEDALIZZAZIONE”

“Domani alle 9.30 abbiamo la videoconferenza con il governo, discuteremo del dpcm, ma non si può accarezzare l’idea che l’Italia resti un’isola felice mentre nel resto d’Europa la situazione peggiora” spiega il presidente della Regione. Per quanto riguarda la classificazione del Veneto, “immagino che gli indicatori ci mettano a rischio elevato, ma l’importante è che i coefficienti usati dall’Iss si basino su dati omogenei. Il vero dato concreto è l’ospedalizzazione, su quello non ci si discosta. E noi siamo la sesta Regione in Italia per ospedalizzazione”. Ad ogni modo, “l’unica cosa che io so ad oggi è che saremo zona arancione. Dopodiché se ci saranno indicazioni diverse dovranno essere giustificate con i dati”, conclude Zaia.


“AFFRONTARE UNA CAMPAGNA ELETTORALE ORA SAREBBE TRAGICO”

“In un momento come questo pensare di affrontare campagna elettorale sarebbe abbastanza tragico, non ci sono le condizioni. C’è chi ha posto problema facendo partire questa crisi di governo… I toni che vengono usati nei confronti del presidente del Consiglio mi fanno capire che ormai il rapporto di fiducia è cessato, siamo in fase di agonia. Le alternative sono due: o Conte fa il ter con una maggioranza che troverà oppure ci sarà un cambio al vertice e un nuovo presidente del Consiglio. Ma l’ipotesi nuove elezioni la vedo molto lontana”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia parlando della crisi di governo oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera.

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