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Caso Gregoretti, Conte: “Non sono stato coinvolto”. Salvini: “Mente per salvare la poltrona”

La difesa di Salvini sostiene che il ministro dell'Interno non ha preso quella decisione da solo e che è stata maturata all'interno del governo. Conte non è d'accordo

Pubblicato:13-01-2020 10:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:50
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ROMA – “Tutta la fase decisionale riguardante lo sbarco è stata gestita dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, che l’ha anche rivendicata, come attestano le dichiarazioni pubbliche dell’epoca”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista al ‘Corriere del Sera’. Peraltro, aggiunge, “la vicenda risale al luglio 2019, quando era già in vigore il cosiddetto decreto ‘sicurezza bis’, fortemente voluto dal ministro Salvini proprio allo scopo di rafforzare la competenza del Viminale”, aggiunge.

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“Quanto invece alle attività di redistribuzione dei migranti- prosegue Conte- mi è stata sollecitata la disponibilità a farmene carico ed è per questo che è stato coinvolto l’Ufficio diplomatico della Presidenza del Consiglio. Se qualcuno mi contesta il generale indirizzo politico sul tema delle migrazioni sono pronto a risponderne”. Poi conclude: “Le mie posizioni sul punto, formali e informali, sono tutte documentate e non è mia abitudine sottrarmi alle responsabilità. Se però devo rispondere della specifica decisione riguardante lo sbarco di una nostra nave in un nostro porto, non posso affermare di essere stato coinvolto se questo non è avvenuto“.


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