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Merola cita Zalone: “Qui niente ‘Quo vado’, metropoli funziona”

BOLOGNA - Per descrivere la 'sua' Città metropolitana, Virginio Merola

Pubblicato:13-01-2016 17:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:47

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checco_zaloneBOLOGNA – Per descrivere la ‘sua’ Città metropolitana, Virginio Merola cita Checco Zalone: “Qui non c’è ‘Quo vado?‘, ma un’amministrazione pubblica efficiente”. Se nel suo ultimo successo Zalone interpreta il dipendente dell’ufficio caccia e pesca che con l’abolizione della sua Provincia finisce in mobilità per salvare il posto fisso, a Bologna gli ex dipendenti di palazzo Malvezzi sono stati passati alla Regione dall’1 gennaio.

Non c’è stata una sola ora di sciopero in Emilia-Romagna, siamo gli unici in Italia”, sottolinea infatti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, questa mattina in via Zamboni per firmare l’intesa-quadro sul nuovo status della metropoli. Un atto più politico che altro per chiudere definitivamente l’era del policentrismo, senza però ambizioni smodate. “Bologna non vuole essere la capitale di niente, ma il punto di forza dell’intero sistema urbano regionale”, chiarisce a scanso di equivoci Merola.

S. Bonaccini


Più sostanziosi i primi 40 milioni di fondi Ue che ora Merola e i sindaci dovranno decidere come investire. “La Città metropolitana- ha assicurato in ogni caso Bonaccini- ha tutte le condizioni per partire bene e partire per prima. Il rapporto con la Regione sarà proficuo, del resto più sarà forte e autorevole la Città metropolitana di Bologna più forte sarà l’Emilia-Romagna”.

Le competenze della Città metropolitana riguardano la pianificazione territoriale e urbanistica (previsto un unico piano territoriale metropolitano), mobilità e infrastrutture, sviluppo economico e sociale, informatizzazione e welfare.
“Ora- afferma in una nota il capogruppo Pd in Regione Stefano Caliandro- l’ulteriore passo sarà l’adeguamento legislativo da parte della Regione che vedrà in prima linea proprio l’assemblea legislativa per valorizzare, come si legge nell’intesa, il ruolo istituzionale differenziato della Città metropolitana di Bologna, perno del nuovo governo territoriale”.

di Mirko Billi, giornalista professionista

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