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Trump mette a capo della gloriosa Voice of America una cospirazionista che chiamava i giornalisti “mostri”

Trump mette le mani anche sull'informazione: ha scelto l'ex conduttrice locale Kari Lake per "cambiare" l'agenzia di stampa che lo Stato finanzia con 300 milioni di dollari all'anno. Un megafono da 2.000 dipendenti che trasmette in 50 lingue a 326 milioni di persone ogni settimana

Pubblicato:12-12-2024 12:04
Ultimo aggiornamento:12-12-2024 12:04

Trump
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ROMA – Donald Trump ha piazzato un’altra tessera del suo puzzle. Ha scelto Kari Lake per guidare Voice of America, l’agenzia di stampa finanziata a livello federale che informa centinaia di milioni di persone in tutto il mondo in modo “imparziale”. 

Lake è una ex conduttrice di telegiornali locali diventata famosa per essere una “negazionista elettorale” che definiva i giornalisti “mostri”. Aveva promesso di essere il “peggior incubo” dei giornalisti se fosse stata eletta… Ora guiderĂ  un’organizzazione con un budget di quasi 300 milioni di dollari e piĂą di 2.000 dipendenti, che trasmette in quasi 50 lingue a un pubblico settimanale di oltre 326 milioni di persone. Fu fondata nel 1942 con la missione di contrastare la propaganda e la disinformazione provenienti da paesi autoritari come Cina, Russia e Iran.

Trump ha presentato la scelta scrivendo che Lake “garantirĂ  che i valori americani di libertĂ  e giustizia siano trasmessi in tutto il mondo in modo EQUO e ACCURATO, a differenza delle bugie diffuse dai fake media”.


Durante il suo primo mandato Trump aveva piĂą volte attaccato Voice of America per le sue scelte editoriali, e nel 2020 nominò Michael Pack, sodale di Stephen Bannon, a capo dell’Agenzia statunitense per i media globali, che supervisiona Voice of America e altri organi di informazione finanziati a livello federale. Pack è stato poi condannato per aver violato i diritti del Primo Emendamento dei giornalisti dell’emittente, abusando del proprio potere ed emarginando i dirigenti che riteneva non supportassero a sufficienza Trump.

Ad aprile Biden aveva nominato direttore di Michael Abramowitz, un premio Pulitzer del Washington Post (all’epoca presidente di Freedom House, un’organizzazione non-profit e pro-democrazia), come direttore di Voice of America. 

Da quando ha lasciato la sua carriera di giornalista per darsi alla politica, Lake ha spesso diffuso teorie cospirazioniste e fake news, scrive il New York Times. 

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