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Ad Aosta rinasce il Centro Brocherel, centro per anziani e poliambulatorio

Pubblicato:12-12-2021 18:56
Ultimo aggiornamento:12-12-2021 18:57
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Aosta, 12 dic. – Si apre un nuovo capitolo per il futuro del Centro Brocherel di Aosta. A più di dieci anni dall’interruzione dei lavori, è stato firmato l’accordo di programma per il completamento e la gestione del centro polivalente Borcherel, ad Aosta. Al momento della sottoscrizione, avvenuta nel Salone Ducale dell’Hôtel de Ville di Aosta, erano presenti il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, e il direttore generale dell’Usl della Valle d’Aosta, Massimo Uberti. La struttura, che si trova nell’area compresa tra corso Ivrea, via Brocherel e via Monte Emilius, sarà in parte destinata all’accoglimento di una struttura residenziale per anziani e in parte gestita dall’azienda sanitaria valdostana come presidio socio-sanitario, poliambulatorio, centro diagnostico o casa di comunità.

“Data la complessità dell’intervento- si legge in una nota diffusa dal Comune-, per il completamento e la successiva gestione del centro si ricorrerà a un partenariato pubblico-privato”. Il relativo avviso sarà pubblicato dall’amministrazione comunale a cui spetta il compito di valutare le proposte a iniziativa privata, con il contributo della Regione e dell’azienda Usl, di gestire la successiva fase di gara nonché il contratto di concessione di costruzione e gestione stipulato, e di supervisionare, sempre con i partner, il piano di completamento dei lavori della struttura e il progetto di gestione proposto dall’aggiudicatario.

“Tra gli impegni del Comune- prosegue la nota- figurano anche l’erogazione del contributo a fondo perduto in misura massima pari al 49% del valore dell’investimento, stimato prudenzialmente in un importo massimo di 10 milioni di euro, quale costo complessivo dell’intervento, e il convenzionamento di 40 posti, previo ottenimento del necessario accreditamento della struttura e dei servizi”.


La Regione si impegna a mettere a disposizione i dati relativi alla domanda e offerta di servizi sociosanitari e residenziali per anziani non autosufficienti e gravemente non autosufficienti ai fini della redazione dell’avviso, a garantire il convenzionamento, previo ottenimento del necessario accreditamento della struttura e dei servizi, di almeno 30 posti, e di verificare la possibilità di contribuire al 50% della spesa complessiva afferente il supporto al Rup, in relazione a tutte le attività necessarie alla procedura, affidata alla società partecipata In.Va. All’Usl spetta invece il compito di pianificare, per l’area di competenza direttamente aziendale, un sistema integrato di servizi ambulatoriali e diagnostici a beneficio del territorio e degli ospiti della struttura socioassistenziale, e di corrispondere poi al concessionario un canone di affitto a valori di mercato, sostenendo i costi delle utenze e dei servizi comuni relativi alla porzione di edificio utilizzato.

“Finalmente usciamo da un’impasse protrattasi per troppi anni, e avviamo un processo che, da un lato, fornirà alla comunità un prezioso punto di riferimento in ambito socio-sanitario e, dall’altro, rimarginerà una ferita aperta nel cuore della città sotto il profilo urbanistico e del decoro”, afferma il sindaco di Aosta Gianni Nuti. “L’auspicio è che, una volta concluso l’iter amministrativo, i lavori possano riprendere e terminare nel più breve tempo possibile, in modo da poter garantire l’apertura dei presìdi secondo le modalità concordate”. Per l’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse, “questo accordo recepisce le nuove esigenze manifestate dagli Enti coinvolti e consentirà di completare la struttura così da utilizzare sul territorio un centro polivalente sociosanitario e di un poliambulatorio/centro diagnostico in grado di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. La sanità del futuro necessita di tali interventi per essere sempre più territoriale e a misura di paziente”.

“Si tratta di un passaggio fondamentale per portare a compimento un percorso che rischiava di essere abbandonato- afferma il presidente Lavevaz-: la collaborazione con il Comune di Aosta ci permette invece di rilanciare un’iniziativa che saprà adattarsi alle nuove esigenze del nostro territorio. I cantieri delle strutture sanitarie sono un esempio chiaro di come si possa lavorare al futuro dell’assistenza: investimenti delicati e importanti, che devono coinvolgere tutte le istituzioni e accompagnarci nella trasformazione dei servizi ai cittadini”.

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