NEWS:

Pd, Rossi: “Mi candido a segretario per riportare il partito a sinistra”

Il Presidente della Regione Toscana ai microfoni di Radio Cusano Campus

Pubblicato:12-12-2016 15:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:24

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

enrico rossiROMA – “Renzi ha convocato l’Assemblea Nazionale, io ci sarò e mi candiderò alla segreteria del Pd. Credo che bisogna portare il Pd a sinistra, c’è una domanda forte in questa direzione e io posso intercettarla, in base a come ragiono. La mia non è una sinistra di chiacchiere, è una sinistra chi si è misurata con il governo. Voglio ricostruire un’area socialista, sociale, mentre Renzi rappresenta un’area social liberale”.

Lo dice Enrico Rossi (PD), Presidente della Regione Toscana, ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano‘, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Come tutti i partiti progressisti- aggiunge- è normale che queste due anime si scontrino e che vinca il migliore.

Minoranza PD? Se ci saranno i vari Cuperlo e Speranza sono contento, ma più che fare una sorta di coalizione contro qualcuno, l’importante è che sia chiaro ai militanti, ai compagni, agli elettori, come ragiono e uscire un po’ dalle logiche delle correnti. Se mi candiderò a fare il segretario farò il segretario per 4 anni e non mi candiderò come premier. Uno dei mali del Pd è stato proprio questo.


Quasi tutti i segretari che si sono succeduti hanno pensato più alle loro ambizioni di guidare il Paese piuttosto che al Pd”. “Gentiloni al governo fino a scadenza naturale? Sarebbe troppo tempo- sottolinea Rossi-. Non si può nemmeno aspettare ottobre per avere il vitalizio, sarebbe come dare un bazooka ai propri oppositori. Spero che Gentiloni faccia un piano per le assunzioni dei giovani nel pubblico e nel privato. Poi dovrebbe occuparsi del mezzogiorno e della povertà, garantendo un reddito di inserimento sociale che sia adeguato”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it