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Un pezzo di città riqualificato e ‘ricucito’, festa alla Croce del Biacco di Bologna

BOLOGNA - Una festa, con tutti gli

Pubblicato:12-12-2015 17:02
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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BOLOGNA – Una festa, con tutti gli abitanti della zona, con giovanissime cheerleaders e i ballerini di hip-hop, con l’animazione dei Cantieri meticci, il pranzo a maccheroni, cous cous e sambusy e tanto sole. Si inaugura così, oggi alla Croce del Biacco di Bologna, un nuovo spazio da 9.500 metri quadri, una cosiddetta ‘ricucitura urbana’ tra due blocchi di case e strade progettata assieme agli abitanti, compresi i più piccoli. Una ‘striscia’ che mette in collegamento due zone del quartiere fino a ieri isolate tra loro, con spazi verdi, un playground, il primo spazio cittadino per parkour (chiesto e ottenuto da una sedicenne), giochi per i bambini, un parcheggio per le scuole Tempesta. Le stesse che presto saranno ampliate e che già oggi hanno un nuovo ingresso, più lontano dalla strada e quindi più sicuro. Si chiama “Bella fuori 3”, ed è appunto la terza tappa di un lavoro di progettazione, voluto e finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dal Comune, che ha visto già due riqualificazioni in zone periferiche, in via Gorki a Corticella e in via Garavaglia a San Donato.

Nel complesso per i tre piani la Fondazione ha investito 2,5 milioni di euro, di cui 500.000 sulla Croce, ai quali si sono aggiunti altri 400.000 euro da palazzo D’Accursio. La caratteristica di Bella fuori è che non si tratta di una riqualificazione voluta, pianificata e studiata dall’alto, ma di un lavoro dove gli abitanti del quartiere sono in prima linea. Una vera e propria coprogettazione, coi suggerimenti e le idee proposti dai cittadini e poi messi sulla carta dagli architetti. Sono stati 70, tra l’altro, gli studi di professionisti che hanno partecipato alla gara internazionale per realizzare il lavoro della Croce del Biacco.


La Fondazione, spiega stamane alla cerimonia la presidente Giusella Finocchiaro, ha iniziato a progettare Bella fuori 10 anni fa, con il suo predecessore Marco Cammelli. “Per noi è essenziale perché restituisce centralità e bellezza alle periferie, ed è importante perché noi non ci limitiamo a finanziare, ma aggreghiamo vari soggetti e diamo il via a un’operazione fortemente partecipata dai cittadini”. Per Finocchiaro, insomma, questo progetto è “strategico, perché ha riassunto tanti punti fondamentali”, e perché ha coinvolto tante persone nel proporre, collaborare, partecipare per realizzare i risultati che sono centralità e bellezza delle periferie”. Per il futuro, prosegue, “dobbiamo valutare in quali zone e in quale modo intervenire. Nel 2016 valutemeno, e potremo anche cambiare, siamo in fase di rinnovamento e di studio”. La mattinata, oltre che per la festa e il taglio del nastro, è stata anche l’occasione per la firma del patto di collaborazione tra istituzioni e cittadini per la gestione dell’area riqualificata.

Oltre all’importanza della riqualificazione e della creazione di “una nuova centralità” in un’area della periferia, il sindaco Virginio Merola sottolinea il fatto che “voi cittadini ci avete messo l’anima ed è qui che nasce il nostro patto di collaborazione, che ha anche creato un modo per aumentare le relazioni tra le persone”. La presidente del quartiere San Vitale Milena Naldi, da parte sua, ricorda che nell’area delle Croce ci sono la chiesa, la sede della comunità islamica, la chiesa evangelica, l’ex Cie, la scuola. “Ora sono tutte collegate e vicine fisicamente, e stamane sono tutte qui a festeggiare con noi”.

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