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VIDEO | Ambiente Mare Italia e RomaNatura presentano ‘Liberiamoci dalla plastica’

Il tema dell’inquinamento da plastica è stato affrontato questa mattina nell’ambito di un incontro pubblico che si è tenuto presso la Casa del Mare di Ostia

Pubblicato:12-11-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:12-11-2022 16:51

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ROMA – ‘Era della Plastica’ con queste parole probabilmente le generazioni future ricorderanno la nostra epoca. La plastica, un materiale che molto rapidamente è passato ad essere da risorsa utile e versatile a rifiuto che minaccia gravemente i nostri ecosistemi marini e terrestri.
Il tema dell’inquinamento da plastica è stato affrontato questa mattina nell’ambito di un incontro pubblico che si è tenuto presso la Casa del Mare di Ostia, organizzato dall’Ente RomaNatura in collaborazione con Ambiente Mare Italia- AMI, nell’ambito del Programma Gens – Progetto Liberiamoci dalla plastica.

Ad aprire il dibattito, facendo gli onori di casa, è stato il Presidente di RomaNatura Maurizio Gubbiotti, a seguire gli interventi di Alessandro Botti, Presidente di Ambiente Mare Italia – AMI e di Ilaria Falconi, tecnologa del CREA, esperta ambientale e delegata di AMI Ostia. Il dibattito è stato moderato da Roberto Antonini, Responsabile Servizio Ambiente dell’agenzia Dire. L’incontro pubblico è stata l’occasione per ricordare l’impegno di RomaNatura sul tema della plastica e per ribadire a tutti le buone pratiche da seguire per limitare il nostro impatto sull’ambiente. A seguire i volontari presenti, muniti di sacchi, guanti e pinze, si sono rimboccati le maniche per pulire un tratto di costa di Ostia a ridosso del Canale dei Pescatori. Sono stati raccolti 66 Kg di rifiuti tra plastica, vetro, metallo e mozziconi di sigaretta.
Durante l’incontro è emerso come plastiche e microplastiche non risparmiano i fiumi, come dimostra l’ultimo rapporto dello IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

Lo studio stima una dispersione di plastica annuale media di 229.000 tonnellate, costituite dal 94 per cento di macro-plastiche e dal 6 per cento di micro-plastiche. Secondo il rapporto, gli “hot-spot” di plastica sono situati vicino alla foce dei principali fiumi e vicino alle grandi aree urbane.
Nel territorio regionale è il Tevere il maggiore canale di trasporto della plastica dalla nostra città al mare. Durante l’incontro sono state ricordate le barriere in polietilene nel letto del Tevere vicino alla foce, nel territorio del Comune di Fiumicino e sul Fiume Garigliano nel territorio di Minturno, in grado di intercettare i rifiuti e accumularli in un’area specifica, dalla quale vengono successivamente raccolti. Una sperimentazione che, come conferma l’Ufficio di Scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, ha raggiunto buoni risultati sin dai primi mesi di avvio.


“La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risorse marine rappresenta una priorità che dobbiamo alle future generazioni e le Aree Marine, al centro della lotta contro l’inquinamento da plastica, rivestono un fondamentale e positivo ruolo per il recupero, la protezione, l’aumento della biodiversità, e resilienza degli oceani- sottolinea Maurizio Gubbiotti, Presidente di RomaNatura- Attualmente si stima che circa 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno finiscono in mare con conseguenze disastrose per l’intero ecosistema marino, mettendo in serio pericolo l’esistenza di specie animali ma anche spiagge e fondali. Una grande quantità di questa plastica finisce nei fiumi e da lì termina la sua corsa nei mari. Proprio per ridurre in modo significativo l’inquinamento marino derivante dai fiumi, la Regione Lazio, Ufficio di Scopo Contratti di Fiume, con la collaborazione di RomaNatura- prosegue Gubbiotti- ha installato le barriere acchiappa plastica sul fiume Tevere e Aniene, dirette alla cattura dei rifiuti galleggianti, una porta d’accesso sicura che abbiamo a disposizione a difesa dell’ambiente, dal 2019 infatti nei due fiumi, sono stati raccolte oltre 10,5 tonnellate di rifiuti. Fermare le plastiche flottanti, riusare, riciclare ciascuno di noi può contribuire impegnandosi personalmente nelle scelte quotidiane- conclude il Presidente di RomaNatura- sostenendo un’economia davvero circolare. Unire le forze quindi per obiettivi comuni a tutela del mare anche attraverso l’educazione agli oceani, che permetta di accrescere la sensibilità e le conoscenze del pianeta blu e la loro gestione sostenibile”.

L’inquinamento da plastica, nonostante gli importanti interventi di tutela ambientale messi in atto, “continua ad essere in cima alla lista dei rifiuti che insieme ai nostri volontari troviamo sulle spiagge e nei parchi cittadini. Per questo AMI intende fare leva sulle coscienze delle persone. Tutti possiamo fare la nostra parte, ogni giorno, iniziando da un cambiamento delle nostre abitudini e scelte di acquisto per una riduzione della plastica monouso”, dichiara Alessandro Botti, Presidente di Ambiente Mare Italia- AMI.
Per questo AMI ha stilato una lista di suggerimenti utili per liberarci dalla plastica. Si inizia limitando il più possibile i prodotti con imballaggi, prediligendo acqua in vetro, prodotti con vuoto a rendere o alla spina ed evitando il più possibile l’acquisto di prodotti ‘usa e getta’. A scuola e a lavoro utilizziamo la borraccia. Portiamo sempre con noi delle borse di tela per fare la spesa. A casa, come a lavoro e a scuola promuoviamo politiche di riduzione della plastica, sensibilizzando sui rischi all’ambiente e alla salute derivanti dall’inquinamento da plastica. Leggiamo attentamente le etichette dei saponi e dei prodotti per l’igiene personale, evitando di acquistare quei prodotti che tra gli ingredienti contengono polyethylene, polypropylenee polyvinyl chloride. Non sono altro che microplastiche. Promuoviamo l’acquisto e l’uso di prodotti riciclati. E per finire impegniamoci quotidianamente nel fare una buona raccolta differenziata.

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