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A Roma flash mob degli studenti del Cavour: “No alla transfobia nelle classi”

Un docente del liceo si sarebbe rifiutato di accettare il compito di un alunno transgender perchè firmato con un nome diverso da quello di nascita

Pubblicato:12-11-2022 13:00
Ultimo aggiornamento:12-11-2022 13:04

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ROMA – Flash mob degli studenti del liceo ‘Cavour’ di Roma per i fatti avvenuti lo scorso 8 novembre, quando un docente del liceo si sarebbe rifiutato di accettare il compito di un alunno transgender perchè firmato con un nome diverso da quello di nascita. Gli studenti si sono ritrovati davanti l’istituto prima dell’orario delle lezioni per “manifestare al ministro dell’istruzione la necessità di un protocollo nazionale che tuteli gli studenti trans nelle scuole”.

La nostra scuola era già dotata di un regolamento d’identità alias, è stato quindi scontato per l’intera comunità scolastica prendere le distanze dall’accaduto e condannare i fatti- commenta uno studente- tuttavia questo discorso non è generalizzabile perché al giorno d’oggi mancano ancora leggi che tutelino gli studenti in transizione”.

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La nostra comunità scolastica ha ricevuto moltissimi attacchi, dall’ex senatore Pillon alle associazioni Provita e Famiglia- continuano i giovani- Attacchi ingiustificabili ad una comunità che si sta stringendo attorno ad un ragazzo vittima di tranfobia. Attacchi che vengono da quella stessa destra che ora al governo dice di voler ‘una scuola senza discriminazioni'”.

“Se il ministro sostiene che la scuola debbe essere priva di ogni discriminazine, allora deve inserire la Carriera alias in ogni istituto- afferma con sicurezza una studentessa- anche per questo il 18 Novembre saremo in piazza”.

Solidarietà della Rete degli Studenti Medi: “Da due anni insieme al GayCenter portiamo avanti una battaglia scuola per scuola per approvare questo strumento di civiltà. Quello che è successo al Cavour deve portare tutte le istituzioni, dal comune di Roma al Ministero dell’istruzione, ad agire perché ogni scuola sia davvero inclusiva, anche attraverso l’approvazione delle carriere alias”.

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