ROMA – “Abbiamo riflettuto se fosse il caso di mostrare il grido del naufragio, il dolore e la disperazione. Abbiamo deciso di rendere pubblico quello che accade in quel tratto di mare perché i nostri occhi non siano i soli a vedere e perché si ponga fine a tutto questo subito. #Joseph”. Cosi’ Open Arms su twitter.
“Ascoltate il suono devastante del naufragio che abbiamo vissuto ieri”, aggiunge Open Arms. “L’urlo disperato di una madre alla ricerca del suo bambino di 6 mesi di vita, in mezzo al caos. L’abbiamo recuperato dal mare in arresto respiratorio”, l’abbiamo riportato indietro, “ma poche ore dopo il suo piccolo corpo non ha resistito. Lei è la madre di Joseph”.
“Un’ennesima tragedia che si consuma a pochi chilometri dalle nostre coste nell’indifferenza generale, ciascuno preoccupato solo di se stesso”. È quanto dice don Gianni De Robertis, direttore generale della “Fondazione Migrantes”, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana, dopo il naufragio avvenuto ieri a circa 30miglia a nord delle coste libiche di Sabratha che ha causato la morte di 6 persone compreso un bambino di sei mesi. Don Gianni esprime il dolore della Migrantes per le “morti innocenti”.
“Un altro gommone è affondato nel Mediterraneo. L’ennesimo naufragio annunciato. Ai cinque corpi recuperati dalla Open Arms, si aggiunge quello di Joseph, un bimbo di appena sei mesi morto sulla nave della ONG spagnola mentre aspettava i soccorsi che non sono arrivati in tempo. Il gommone era in mare da due giorni, e già martedì sera era partito un Sos rilanciato dal centralino Alarm phone. A bordo c’erano 120 persone”. Lo scrive su facebook Roberto Saviano.
“La disperazione non va in lockdown- aggiunge-. In Italia, i populisti hanno continuato a mentire parlando di immigrati come untori, e il governo europeo continua a non riuscire a organizzare corridoi umanitari. O ci si salva insieme, o nessuno si salva. Solidarietà a Open Arms – unica ormai non sotto sequestro – e ai suoi volontari che si buttano in mare cercando di salvare quante più vite possibili”.
Via twitter la ong Open Arms ha ringraziato Saviano per la solidarietà.
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