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Tibus, Regione e sindaci d’Abruzzo in piazza a Roma: “No ad Anagnina”

È forte la protesta messa in campo da istituzioni, pendolari e cittadini abruzzesi radunati nel piazzale dell’autostazione Tibus

Pubblicato:12-11-2018 13:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:46

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ROMA – “No allo spostamento del terminal dei bus al capolinea Anagnina”. È forte la protesta messa in campo questa mattina da istituzioni, pendolari e cittadini abruzzesi radunati nel piazzale dell’autostazione Tibus, a ridosso della stazione Tiburtina, contro la delibera del Consiglio comunale di Roma che prevedere il trasferimento del capolinea dei bus a tratta regionale e interregionale nel capolinea di Anagnina.


Un forte ‘no’ ribadito anche dal consiglio comunale de L’Aquila che questa mattina si è riunito in forma di protesta sulla via Prenestina poco prima del sit-in nel piazzale di Tibus, alla stazione Tiburtina a cui hanno partecipato il Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, l’assessore alle Politiche abitative e Urbanistica della Regione Lazio, Massimiliano Valeriano, il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, oltre alla deputata PD Stefania Pezzopane, al senatore di Fdi Marco Marsilio e al senatore di Fi-Bp, Gaetano Quagliarello e a decine di sindaci abruzzesi, compresi quelli del L’Aquila e Pescara.

Unanime il coro di protesta contro la decisione del Consiglio comunale di Roma e dure le parole del presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli: “Oggi molte decine di migliaia di cittadini abruzzesi si spostano quotidianamente lungo l’asse Tiburtino e vengono a Roma con mezzi privati e pubblici. Già oggi la situazione non è agevole e se si sposta l’approdo dei bus a Anagnina la cosa diventerà complicatissima. Si rischia di incentivare il ritorno al traffico privato con pesanti ripercussioni sui cittadini abruzzesi e sul traffico di Roma. É davvero una scelta sbagliata strategicamente”, ha sottolineato Lolli.

REGIONE ABRUZZO: ROMA CI ASCOLTI, NOI ABBIAMO PRESO I LORO RIFIUTI

E’ stato chiesto a noi da Roma di farci carico di accogliere i rifiuti nella nostra Regione. E non è stata una scelta facile ma lo abbiamo fatto perché siamo un Paese e bisogna provare a ragionare come Paese. Ora però noi chiediamo lo stesso grado di sensibilitá nell’affrontare questo problema che non è solo abruzzese ma che riguarda anche i cittadini della Capitale. Qui parliamo di interessi della collettività. Non possiamo accettare queste scelte supinamente. Se non ci ascolteranno passeremo a forme di proteste più importanti“. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, dal microfono della protesta che si e’ tenuta questa mattina nel piazzale di Tibus contro lo spostamento dell’autostazione nel capolinea di Anagnina.

PEZZOPANE: CONSIGLIO RITIRI DELIBERA E SI RISOLVA CONTENZIOSO

La delibera va ritirata. Anche io sono una pendolare e il trasferimento ad Anagnina significa per me e per tutti pendolari 40 minuti in più a tratta. È una scelta che ci allontana dalla possibilità di prendere un treno. Siamo pronti a ragionare. Crediamo che il Comune di Roma deliberi in maniera unilaterale. Il contenzioso con Tibus può e deve essere risolto perché per noi una scelta del genere è inaccettabile. Sul tema ho fatto già un’ interrogazione parlamentare”. Così la deputata del Pd, Stefania Pezzopane, a margine del sit-in nel piazzale di Tibus contro lo spostamento dell’autostazione nel capolinea di Anagnina.

CONFINDUSTRIA ABRUZZO: SPOSTAMENTO SAREBBE DISASTRO

“Questa struttura è stata realizzata con capitale privato. L’attuale società paga la concessione e ha presentato un progetto di riqualificazione. Mai come in questo caso interesse pubblico e privato coincidono perfettamente. Lo spostamento ad Anagnina dal punto di vista imprenditoriale sarebbe un disastro assoluto”. Così il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Vallone, parlando a margine della protesta che si è tenuta questa mattina nel piazzale di Tibus contro lo spostamento dell’autostazione nel capolinea di Anagnina.

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