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Pisapia sprona l’alleanza: “Non vogliamo un’altra Sicilia, autosufficienza è suicidio politico”

'I nostri avversari sono destre e populismi, dobbiamo trovare un sistema per unire un centrosinistra che sia diverso', dice Pisapia

Pubblicato:12-11-2017 14:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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ROMA – “Non vogliamo un’altra Sicilia, dobbiamo trovare strumenti e contenuti che permettano l’unità di un centrosinistra radicalmente diverso dalle politiche degli ultimi anni, capace di dare una voce e una casa a chi non ce l’ha. Non è tattica elettorale come quella della destra ma è buona politica”. Così Giuliano Pisapia interviene durante l’iniziativa di Campo Progressista, questa mattina a Roma.

“Mi rivolgo- continua Pisapia- al Pd: l’idea dell’autosufficienza è un suicidio politico, i nostri avversari sono destre e populismi. Non possiamo regalare il paese a chi lo ha distrutto più volte”.


“Non vogliamo più- continua- che possano governare quelli che hanno disfatto il nostro paese. Nelle città dove ha governato il centrosinistra e ora governa il centrodestra, molte delle cose buone che erano state fatte sono state cancellate. Pensate cosa può succedere sui migranti, anche se su questo- puntualizza- condivido totalmente quello che ha scritto nei giorni scorsi Emma Bonino”.

“NOI ULTIMI GIAPPONESI DEL CENTROSINISTRA”

“Siamo considerati gli ultimi giapponesi del centrosinistra, ma cederemo quando otterremo ciò che vogliamo: unita e discontinuità”. Così Pisapia spiega ai suoi l’intenzione di continuare nel tentativo di costruire un centrosinistra largo che abbia l’ambizione di vincere le elezioni.

“Dobbiamo continuare in questo percorso– dice Pisapia- dobbiamo continuare a essere coerenti. Fino all’ultimo giorno. Diciamo no a una ridotta minoritaria che fa solo testimonianza ma non cambia il paese. Oggi più di qualche mese fa dobbiamo ribadire che noi ci crediamo ancora perchè quella era e è la strada giusta”. “Ci hanno detto- aggiunge- che eravamo deboli, ondivaghi. Ho incassato con pazienza, a volte forse troppa. Mettersi in gioco oggi non è un atto di eroismo, ma un atto di resistenza“.

“NESSUN CAMMINO CON CHI SI ALLEA CON CENTRODESTRA”

“Un punto fermo, un impegno presente e futuro: non ci può essere un cammino insieme a chi pensa che nel nuovo centrosinistra possa esserci il vecchio o il nuovo centrodestra”, mette in chiaro Pisapia.

“ECCO I PUNTI SU CUI COSTRUIRE ALLEANZA”

“In legge di bilancio chiediamo segnali forti, come un intervento importante sui superticket, un segnale profondo sulla lotta alla povertà, un impegno reale per due norme di civiltà come lo ius soli e il biotestamento, che altrimenti non rischiano di non vedere mai la luce. In più, l’approvazione della proposta di legge ‘ero straniero’ per modificare le politiche sui migranti”. Sono questi i paletti che Pisapia pone per iniziare a costruire l’alleanza di centrosinistra partendo dai contenuti.

In più, aggiunge Pisapia, le parole d’ordine comuni per creare una coalizione devono essere “la tutela delle persone a cominciare da quelle più fragili, la difesa dell’ambiente e l’indirizzo dello sviluppo in maniera sostenibile. Dobbiamo eliminare il precariato, garantire il diritto al lavoro e alla salute”. Infine, conclude Pisapia lanciando un messaggio al Pd, “dobbiamo dialogare con i corpi intermedi, con le organizzazioni dei lavoratori: anche qui ci vuole discontinuità di metodo e di merito”.

di Michele Bollino, giornalista

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