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Cile, in manette il capo della sicurezza del regime di Pinochet

Accusato di vari reati tra cui torture e sequestro di persona. I fatti risalgono a più di 40 anni fa

Pubblicato:12-11-2016 11:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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cristian-labbeROMA  – L’ex capo di sicurezza del dittatore Augusto Pinochet, il colonnello in pensione Cristian Labbe’, e’ stato arrestato per ordine di un giudice con l’accusa di gravi violazioni dei diritti umani.

Il giudice Jaime Arancibia ha ordinato la detenzione dell’ex militare e anche ex sindaco di un ricco comune di Santiago, dopo averlo incolpato per vari reati tra cui torture e sequestro di persona.

Gli atti per cui è stato arrestato sono accaduti più di 40 anni fa ai danni di un dirigente sindacale Cosme Caracciolo, in piena dittatura di Pinochet, al comando del paese cileno dal 1973 al 1990. Caracciolo ha dichiarato ai giornalisti del suo Paese che si tratta di una buona notizia: “Chiedo solo che, se prevale la Giustizia in questo Paese, i delinquenti siano puniti. Per me, Cristian Labbè è un delinquente”.


Nel marzo del 1975 il sindacalista fu sequestrato dal suo domicilio da un gruppo di militari e trasportato fino al centro di detenzione dell’esercito nella località di Rocas de Santo Domingo, sulla costa del Pacifico. Li’ fu sottoposto a torture, delle quali Caracciolo ha fornito prove reali, accolte dal magistrato Arancibia. Labbe’ e’ stato condotto in un reggimento di Fanteria nel porto di Valparaiso e li rimarra’ fino a che la sua situazione sia rivista da una Corte di Appello. Prima di questo procedimento era stato imputato per la sua presunta partecipazione nei crimini di 13 oppositori alla dittatura, ma è stato assolto per mancanza di prove. Come sindaco ha esercitato quattro mandati.

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