La prima uscita pubblica di Annabell è per la prestigiosa rivista scientifica Plos One dove i ricercatori ne hanno descritto la storia e il suo possibile sviluppo. Il cervello artificiale, partito completamente ‘vuoto’, grazie ai suoi 2 milioni di neuroni artificiali ha imparato, di giorno in giorno, cose sempre nuove assimilando linguaggio e informazioni ‘ascoltate’ dagli esseri umani.
Capacità, come quella di dialogo, in grado di migliorare ancora con l’aumento dei suoi neuroni. Possibilità che i ricercatori non escludono affatto. Annabell potrebbe essere integrata, e questa è la speranza dei team Golosio – Cangelosi, in un vero e proprio robot. Vista e tatto andrebbero così ad aggiungersi alle competenze già acquisite dando vita ad un vero e proprio umanoide.
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