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Coronavirus. Verso divieto di sosta davanti ai locali dopo le 21, minore capienza bus e raccomandazioni su feste private

Ipotesi lezioni a distanza per le superiori, resta il limite di mille spettatori negli stadi e negli impianti sportivi all’aperto

Pubblicato:12-10-2020 17:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:02
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ROMA –  Nel dpcm che il governo si appresta a varare nelle prossime ore dovrebbe essere inserito il divieto della sosta davanti ai locali dopo le 21, fatto salvo il servizio al tavolo. È la posizione illustrata a quanto si apprende dal governo alla cabina di regia degli enti locali che si tiene a Palazzo Chigi.

CON MINORE CAPIENZA TPL, IPOTESI LEZIONI A DISTANZA ALLE SUPERIORI

Nel caso in cui il governo decidesse di ridurre la capienza massima dei bus dall’attuale 80 per cento, per ridurre la pressione sul sistema di trasporto pubblico locale alcuni governatori hanno proposto di far tenere lezioni a distanza alle superiori. La proposta è stata portata al tavolo della cabina di regia riunita a palazzo Chigi e il governo la tiene in considerazione, qualora si decidesse di ridurre la capienza massima del Tpl.

RESTA TETTO MILLE SPETTATORI PER STADI-SPORT ALL’APERTO

Resta il limite di mille spettatori negli stadi e negli impianti sportivi all’aperto. È la proposta del governo alla cabina di regia con gli enti locali. Le Regioni chiedevano di consentire un’affluenza al 15%, mentre la proposta dell’esecutivo prevede il 10% della capienza senza sforare il tetto dei mille.


VERSO FORTE RACCOMANDAZIONE SU FESTE PRIVATE, NO DIVIETO

 Non ci dovrebbe essere un divieto a tenere feste private nel dpcm che il governo si appresta a varare per fronteggiare la seconda ondata di coronavirus. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte incontrando gli enti locali nel corso della cabina di regia ha detto che il governo inserirà nel testo una “forte raccomandazione” a non tenere feste con più di sei partecipanti. La norma sarà discussa anche nel corso della riunione di maggioranza che si terrà questa sera. Ma tra i ministri sembra prevalere la posizione di chi non vuole inserire un divieto per legge, ma come suggerito dal premier, una forte raccomandazione.

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