RIMINI – Un film non di Fellini ma su Fellini, e senza un attore che lo impersoni, perché il regista “non è interpretabile”. La pellicola lo racconterà allora su tre livelli: la fantasia (protagonista una ballerina), l’attualità (i grandi esperti della filmografia felliniana) e le arti, in un mix di generi cinematografici, tecniche di ripresa, stile di recitazione e di regia. L’annuncio del film è arrivato dal regista Mauro Camattari e lo sceneggiatore Marco Tibaldi a Rimini durante la serata evento “Fellini e il sacro” sul palco del Teatro Galli.
Si tratterà di una co-produzione italo-franco-tedesca, sarà distribuita in tutto il mondo, fanno sapere, e sarà un omaggio “intenso ed appassionato” alla genialità del cinque volte Premio Oscar. Oltre a Camattari e a Tibaldi c’è lo ‘zampino’, di Vincenzo Mollica, amico di Fellini che ha suggerito alcune ‘chicche’ sul regista.
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Per spiegare il suo modo di leggere Fellini, Camattari cita alcune sue frasi come “Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio“, o “Felliniano… avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo”. Vi sono contenute “le idee guida del progetto per la regia del film, i cui ingredienti corrispondono a quattro dimensioni fondamentale dello spettatore d’oggi: lo spettatore è assetato di bellezza; ognuno vuol sognare una realtà diversa; Avere un Dio per amico; Vivere con stile”.
Il film, aggiunge Tibaldi è “un’ulteriore, felice espansione della creatività del gruppo di lavoro che ha ideato e realizzato il progetto multiforme ‘Ho bisogno di credere. Fellini e il sacro'”.
Il cast, ancora top secret, comprenderà attori ed altri artisti di livello internazionale, concludono sceneggiatore e regista.
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