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Federmetano: “Self e pochi veicoli, immatricolazioni crollano del 30%”

[video width="850" height="480" mp4="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2017/10/FEDERMETANO.mp4"][/video] ROMA - "Il metano è in crisi negli ultimi due anni specialmente per quanto

Pubblicato:12-10-2017 16:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:47

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ROMA – “Il metano è in crisi negli ultimi due anni specialmente per quanto riguarda le immatricolazioni, calate del 30%. Questo è dovuto a vari motivi, su tutti la gamma di veicoli commercializzata, che non è stata così ampia e ha deluso le aspettative”. Su questo stanno però mettendo una ‘toppa’ “i costruttori esteri, che propongono dalle utilitarie alle berline”.

Altro motivo del calo è da ricercare nel prezzo, “forse non così competitivo con gli altri carburanti e l’impossibilità nel nostro Paese di fare self service”. Lo spiega Licia Balboni, presidente Federmetano, a margine di una tavola rotonda all’interno della due giorni ‘Oil & Non Oil’ in corso a Roma.

Sarebbe importante recepire su tutto il territorio nazionale la direttiva Dafi che regolamenta le misure necessarie a garantire la costruzione di infrastrutture per i combustibili alternativi e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Ma anche qui siamo in ritardo.


“La direttiva- ricorda Balboni- è stata approvata nel dicembre 2016 ed è operativa dal 14 gennaio di quest’anno. Erano previsti step a livello locale e anche regionale di recepimento della norma e alcune Regioni hanno definite le linee guida ad aprile. Ma appena è uscito il ddl concorrenza, le altre aspettano gli atti normativi”.

L’unica realtà ‘virtuosa’ sembra essere quella lombarda, “che ha recepito in toto la direttiva con una legge regionale e atti dirigenziali successivi”. Su questo, promette Balboni, se ne parlerà ad un tavolo Anci fissato per il 26 ottobre a Catania. Ora le nuove opportunità sembrano arrivare dal biometano, “una delle tre declinazioni del metano insieme al metano gassoso e liquido. Attendiamo l’ultimo decreto che definirà finalmente i certificati di immissione al consumo”, conclude.

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