NEWS:

Scuola, Centrale del latte: in corsa per nuova trattativa

"Consorzio ci lascia soli, pronti ad andarcene"

Pubblicato:12-10-2016 17:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:10

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Palazzo Pubblico San MarinoSAN MARINO – La Centrale del latte è tornata in corsa nella nuova trattativa per la fornitura di formaggi nelle mense scolastiche. Lo conferma lo stesso caseificio sammarinese in una nota in cui, da un lato, esprime soddisfazione dato che, alla luce dei problemi emersi a seguito dall’appalto dato ad una ditta straniera, ora “la questione forniture scolastiche per casatella, caciotta, stracchino, yogurt intero e scremato, sembra volgere alla soluzione”.

D’altra parte la Centrale dà sfogo a tutta la sua amarezza nei confronti del Consorzio Terra di San Marino che “dopo l’affaire forniture scolastiche, non ha alzato nemmeno un dito per proteggere i latticini locali, a filiera corta e controllata”. Quindi rimarca il mancato sostegno del Consorzio registrato “fin dall’inizio- sottolinea il caseificio- da quando la Centrale del latte è uscita dalla gestione statale ed è diventata proprietà privata, gestita dalla cooperativa formata da tutti i produttori locali”.

Quello, “fu un passaggio difficile e molto travagliato- ricorda la nota- ma il Consorzio terra di San Marino, espressamente nato per salvaguardare i produttori agricoli locali e le loro cooperative, non diede alcun aiuto”. La storia si è ripetuta di recente, nella questione forniture scolastiche per i prodotti derivati dal latte, “in barba alle deliberazioni del Consiglio e ai principi fondanti dello Consorzio stesso”.


Infatti, “di fronte ad una palese forzatura- insiste la Centrale- il Consorzio ha fatto la voce del pesce“. Eppure, per tutti gli altri prodotti “made in San Marino”- olio, carne, pane, vino, miele- ci sono canali privilegiati per tutte le forniture pubbliche, chiosa. La Centrale del latte conclude quindi inviando un messaggio forte al Consorzio: “Se non ci volete, possiamo anche andarcene, almeno risparmiamo la non piccola quota di adesione”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it