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Sicurezza stradale, ecco la campagna ‘Fai l’unica scelta possibile’

La conduttrice televisiva Elisabetta Gregoraci e il creator Luca Campolunghi sono i testimonial dei tre spot sulle casistiche degli incidenti

Pubblicato:12-09-2024 11:35
Ultimo aggiornamento:12-09-2024 11:35

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ROMA – “Non fare la scelta giusta. Fai l’unica scelta possibile”: è questo il claim della campagna di comunicazione istituzionale sulla sicurezza stradale realizzata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) e rilanciata qualche giorno fa, dopo essere stata presentata per la prima volta a febbraio di quest’anno.


La conduttrice televisiva Elisabetta Gregoraci e il creator Luca Campolunghi sono i testimonial dei tre spot della campagna che rimandano ad altrettante casistiche più diffuse di incidentalità stradale: la distrazione, legata essenzialmente all’uso del telefono, la velocità e l’uso di sostanze psicoattive. Obiettivo della campagna è quello di incentivare stili di guida corretti e sicuri rivolgendosi, in particolare, ai guidatori più giovani.


La campagna è stata realizzata in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Italiana Content e Digital Creators.


I tre spot sono visibili sul canale YouTube di Palazzo Chigi e sul sito internet del governo. Ad accumunare i contenuti digitali, della durata di trenta secondi ciascuno, è una narrazione dei comportanti corretti e sbagliati immediatamente visibile: uno schermo sdoppiato riporta sul lato sinistro la modalità di guida pericolosa che ha come epilogo irreversibili conseguenze, mentre sul lato destro, scorre la versione rispettosa delle norme di sicurezza.


Il primo spot fa riferimento all’uso di sostanze psicoattive e fa vedere due coppie di ragazzi e ragazze in auto pronte a partire per andare a divertirsi. Una delle ragazze offre al conducente qualcosa da fumare. Nella porzione sinistra dello schermo il ragazzo accetta, si distrae e dopo poco la scena si conclude con un bagliore che fa intuire un incidente. Nelle immagini che, invece, scorrono a destra il ragazzo rifiuta l’offerta della droga e dice alla fidanzata “Metti via questa roba che devo guidare”.


Nel secondo spot l’elemento di distrazione è il cellulare. Nel video un gruppo di amiche è in auto e si prepara per una serata fuori. Una di loro invita chi guida a guardare lo schermo del cellulare. Sul lato sinistro del video la conducente accetta e il filmato si conclude facendo intuire un incidente. Sul lato destro, invece, la ragazza che guida risponde all’amica: “Dai lo guardo dopo, lasciami guidare”.


Infine, l’ultimo spot è incentrato sulla velocità e il filmare mentre si guida. Un gruppo di ragazzi entra in auto e annuncia in video: “Sfonderemo i 200”. Sul lato sinistro dello schermo l’auto parte e, nel tentativo di mantenere quanto annunciato, il guidatore accelera finendo per scontrarsi con un’altra auto.


Nella porzione destra dello schermo, invece, il guidatore rifiuta di lanciarsi nell’impresa e propone agli amici di andare a mangiare una pizza. Tutti e tre i filmati si concludono con il testimonial che pronuncia il claim della campagna: “Non fare la scelta giusta. Fai l’unica scelta possibile”. Ossia una scelta di vita che è appunto quella di avere comportamenti corretti alla guida.


Un monito, quello di concentrarsi quando si è al volante, che si ritrova anche nello spot della campagna Anas “Guida e Basta”, realizzato in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato e diffuso quest’estate.


Chiaro e inequivocabile l’intento che il Mit porta avanti in queste campagne: niente può giustificare distrazioni, comportamenti rischiosi o il mancato rispetto delle regole del Codice della Strada.
Nonostante le norme, gli interventi di manutenzione sulle strade e le sanzioni, le cause principali degli incidenti stradali continuano, infatti, a derivare da comportamenti sbagliati che mettono in atto i conducenti, specialmente se giovani. Distrazione, mancato rispetto delle precedenze e velocità eccessiva sono, infatti, le cause principali degli incidenti che si verificano sulle nostre strade.

I DATI

In particolare circa il 90% degli incidenti vede proprio nel comportamento errato del conducente una causa o una concausa. Secondo gli ultimi dati Istat le vittime di incidenti stradali, in Italia, sono state 3.039 nel 2023: 2.416 uomini (79,5%) e 623 donne (20,5%).

I conducenti deceduti ammontano a 2.135 (1.907 uomini e 228 donne), i passeggeri a 419 (195 uomini e 224 donne) e i pedoni a 485 (314 uomini e 171 donne).

Guardando la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, e oltre i 55 anni per le donne. Gli aumenti più consistenti rispetto al 2022 si registrano però, nel complesso, per le classi di età oltre i 70 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 75-79 anni (+23,6%), ma anche per i bambini tra 5 e 9 anni di età (da 8 a 13 vittime) e i 45-49enni (+1,8%).

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