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Sbarco di migranti a Pozzallo, l’Unhcr: in sei morti di fame e di sete

Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna: "Un orrore senza fine, inaccettabile assistere a questa terribile disumanità"

Pubblicato:12-09-2022 20:03
Ultimo aggiornamento:12-09-2022 20:03

Sbarco a Pozzallo
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PALERMO – Ventotto persone sono sbarcate da una nave della Guardia Costiera italiana a Pozzallo. L’Unhcr denuncia che sei siriani sono tragicamente deceduti durante il viaggio disperato in mare per cercare sicurezza in Europa. Tra le vittime ci sarebbero due bambini di uno e due anni, un dodicenne e tre adulti, tra cui la nonna e la madre di bambini sopravvissuti. Si pensa che siano morti di fame e di sete. Molte delle persone sbarcate presentano anche condizioni estremamente gravi, tra cui ustioni.

“COME DEI SOPRAVVISSUTI NEI LAGER NAZISTI. UN ORRORE SENZA FINE”

Il sindaco Roberto Ammatuna parla di un “impressionante lo stato di disidratazione e debolezza di tutti i migranti che faticavano a mantenere la stazione eretta. Oltre al grave stato di disidratazione, si evidenziava anche un’eccessiva desquamazione cutanea da probabile esposizione al vento, al sole e al mare. Una migrante è stata trasportata in ospedale, tutti gli altri sono stati immediatamente rifocillati ed idratati a Pozzallo. L’immagine terribile era paragonabile a quella dei sopravvissuti nei lager nazisti. Un orrore senza fine, inaccettabile assistere a questa terribile disumanità”.

SAVE THE CHILDREN: “SGOMENTO PER QUESTA NUOVA TRAGEDIA”

Accogliamo con profondo sgomento questa nuova tragedia che vede ancora una volta i bambini vittime dell’indifferenza. Chi scappa da conflitti, violenze e povertà estreme non può continuare a perdere la vita nel Mediterraneo. Rinnoviamo ancora una volta l’appello alle istituzioni italiane e dei Paesi europei per la creazione di un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso in mare e per l’attivazione di canali sicuri e legali di accesso. Inoltre, è necessario garantire che le navi che operano nel Mar Mediterraneo, anche mercantili o di organizzazioni non governative, non incontrino alcun ostacolo quando soccorrono e sbarcano le persone in difficoltà”. Lo dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.


LA GUARDIA COSTIERA: “28 PERSONE TRATTE IN SALVO”

Sono 28 i migranti tratti in salvo nei giorni scorsi ad opera di un mercantile battente bandiera liberiana a largo delle coste orientali libiche. Lo precisa la guardia costiera che spiega: “il comando di bordo della nave liberiana riferiva di non aver rinvenuto corpi privi di vita né a bordo né in mare in prossimità dell’imbarcazione”.

“La nave che si trovava in navigazione in prossimità della piccola imbarcazione alla deriva – ricostruisce la guardia costiera – procedeva al recupero di tutte le persone presenti a bordo. La nave liberiana, a seguito di un avvistamento aereo dell’unità in difficoltà, era stata appositamente dirottata in zona, per prestare assistenza, dalla Centrale operativa della guardia costiera italiana, unitamente ad un altro mercantile di bandiera italiana. Dalla nave, diretta verso nord, nella giornata di ieri veniva evacuata per motivi sanitari una bambina in grave stato di disidratazione, e trasportata urgentemente, insieme alla madre, a La Valletta tramite un elicottero maltese”.

I restanti naufraghi, a circa 80 miglia a largo di Siracusa, sono stati quindi trasbordati sulla motovedetta CP 325 della guardia costiera italiana e condotti in salvo a Pozzallo, nel Ragusano

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