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‘La riforma del lavoro che verrà’, alla Dire il 20 settembre i partiti a confronto

L'avvocato Rotondi: "È necessaria una revisione strutturale del contratto di lavoro"

Pubblicato:20-09-2022 10:31
Ultimo aggiornamento:20-09-2022 10:31

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ROMA – “In questa campagna elettorale, sul tema del lavoro, per quello che abbiamo potuto vedere non c’è nulla di nuovo: vengono riproposti sempre gli stessi temi. Questo mi ha moto deluso e rammaricato. Credo che ora ci sia spazio per un intervento diverso”. A dirlo, all’agenzia di stampa Dire, è l’avvocato giuslavorista e managing partner di LabLaw, Francesco Rotondi. Rotondi ha analizzato i programmi elettorali dei principali partiti, anche in vista dei due confronti sul tema del lavoro organizzati dall’agenzia di stampa Dire.

Dopo il primo, che ha avuto luogo il 14 settembre, martedì 20 settembre, nella sede dell’agenzia Dire interverranno Marta Leonori, candidata Partito Democratico; Paola Mancini, candidata Fratelli d’Italia; Susy Matrisciano, Candidata M5S; Simona Viola, candidata +Europa; Francesco Rotondi, Avvocato giuslavorista, fondatore Studio LabLaw. Modera l’incontro Nico Perrone, direttore Agenzia Dire.

“Noto una grande mancanza: la necessità di una revisione strutturale del contratto di lavoro- spiega l’avvocato alla Dire- non si tiene per nulla conto delle modificazioni sociali, economiche, di mercato, di globalizzazione e competitività. Non si tiene conto di nulla perché questo significherebbe mettere mano alla struttura del rapporto di lavoro”, sintetizza Rotondi.


Per quanto riguarda i due schieramenti, secondo Rotondi “c’è un centrosinistra che propone titoli molto affascinanti (dal trattamento minimo, all’applicazione della legge contro il caporalato) ma manca il come. Mentre il centrodestra ha proposte meno affascinanti ma più pragmatiche, perché tocca degli elementi che possono, in teoria, essere possibili: dalle decontribuzioni, al taglio del cuneo fiscale, con un’attenzione in più al lavoro autonomo”.

Per l’avvocato giuslavorista, infatti, quando si guarda al mondo del lavoro, si pensa che i lavoratori siano solo quelli subordinati. “Non è così- dice- e forse dal punto di vista numerico siamo alla pari”. E contesta l’idea che “il lavoro autonomo non venga considerato come un’attività da tutelare sia dal punto di vista previdenziale sia da quello finanziario, perché è quella maggiormente a rischio”. Il tema del lavoro sarà al centro di due appuntamenti trasmessi in diretta streaming sui canali della Dire. Il primo appuntamento, con i rappresentanti di Lega, Azione, M5S, e Verdi-Sinistra italiana, sarà mercoledì 14 alle ore 12. Il secondo, con le altre forze politiche, è programma mercoledì 21 settembre.

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