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Si torna a scuola, il 92% festeggia l’addio alla mascherina

Il ritorno a scuola senza mascherine è una bella notizia per quasi tutti gli studenti che si accingono a tornare sui banchi. Cosa vorrebbero? Più lezioni di educazione sessuale e dibattiti di attualità

Pubblicato:12-09-2022 08:23
Ultimo aggiornamento:12-09-2022 08:23
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ROMA – Per le studentesse e gli studenti italiani è ormai tempo di rientro in classe. Un back to school con nuove regole, ma finalmente senza mascherina. Una novità accolta favorevolmente dalla quasi totalità delle ragazze e dei ragazzi (92%) intervistati da Studenti.it che per la prima volta dopo due anni si lasciano alle spalle la didattica a distanza e i dispositivi di protezione.

COSA TEMONO DI PIÙ GLI STUDENTI? IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

La pandemia, infatti, non rappresenta più la preoccupazione principale. Tra le paure maggiori c’è invece il cambiamento climatico (26%). A seguire, il non riuscire a raggiungere i propri obiettivi nella vita (22%), la crisi economica e dell’energia (16%), lo scoppio di una guerra che coinvolga l’Italia (14%) e, infine, l’instabilità politica (12%). Solo all’ultimo posto (10%) il timore di incorrere in un’altra pandemia.

LA SCUOLA IDEALE? QUELLA IN CUI FARE DIBATTITI, EDUCAZIONE SESSUALE E ORIENTAMENTO

Studenti.it ha inoltre chiesto alle ragazze e ai ragazzi di delineare un ritratto della loro scuola ideale. Dall’indagine emerge che gli utenti vorrebbero poter partecipare a dibattiti su temi di attualità (21%) e poter frequentare lezioni di educazione sessuale (19%). Tra gli interessi maggiori, anche la possibilità di valutare i propri docenti durante il percorso didattico (15%) e attività di orientamento post diploma (13%.


I PROGETTI PER IL FUTURO: STUDIARE E FARE UN’ESPERIENZA ALL’ESTERO

Lo studio resta una priorità per il futuro per la maggior parte degli intervistati, che puntano sulla formazione post diploma: il 50% dei partecipanti all’indagine vorrebbe, dopo il diploma, frequentare una facoltà universitaria in presenza, mentre il 26% guarda complessivamente con favore all’estero per proseguire gli studi o lavorare. Il 15% punta a trovare subito un impiego, mentre l’11% vorrebbe poter iniziare subito uno stage.

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