ROMA – “La violenza sulle donne, non solo domestica, e’ un fenomeno largamente diffuso, purtroppo strutturato e radicato in un mondo culturale, ma dobbiamo esser pronti anche per altre problematiche ed e’ doveroso come orientamento costituzionale occuparsi di altre discriminazioni, che riguardino pochi o tanti”. E’ la risposta di Gemma Guerrini, presidente della commissione capitolina pari opportunità, interpellata dall’agenzia Dire, in merito alla dura reazione delle associazioni femministe e di chi opera in case rifugio e centri antiviolenza sulla commissione capitolina convocata giovedi scorso in cui e’ stata audita l’Associazione ‘L’Altra Parte’ che ha affrontato il tema della violenza sugli uomini.
“La commissione e’ stata convocata- ha spiegato la presidente- per audire un’associazione di avvocati e su questo ero stata sollecitata dalla presidente di commissione pari opportunita’ del Municipio X. Una commissione capitolina ha per statuto il compito di verifica e controllo, sull’attuazione di eventuali decisioni tutto viene demandato all’esecutivo. Questo fenomeno ci era stato sottoposto e in riapertura post pausa estiva, nell’elenco della programmazione, c’era anche questo punto e la commissione ha accettato secondo lo spirito e i limiti delle proprie competenze”.
La questione posta dall’associazione audita “costituitasi nel 2018 e in contatto con un’altra di Milano, nata nel 2013, ha riguardato una serie di casi di specie legati alla loro professione: ad esempio- ha sottolineato Guerrini- evidenze di atteggiamenti da parte dell’organo giudicante in cui si rivela una mancata preparazione e sensibilita’ per riuscire a capire quando c’e’ violenza domestica agita verso un uomo. Il tema e’ delicato, ma e’ una realta’ di cui pochissimi sanno e come politici dobbiamo tener conto di diversi fattori non solo processuali. Ad esempio: i nostri assistenti sociali sono preparati per questo? La Commissione e’ la sede giusta per analizzare il fenomeno, far maturare consapevolezza e qualsiasi decisione di informazione maggiore sara’ un buon servizio per i cittadini”.
Quanto al rischio che questa decisione inneschi un percorso che porti a depauperare di risorse il mondo del contrasto alla violenza contro le donne Guerrini ha ribadito “i limiti di verifica e controllo propri della commissione per statuto” e ha anzi rilanciato: “Proprio chi lavora nel contrasto del fenomeno della violenza, le associazioni di donne e femministe hanno il know how e la preparazione per analizzare quando ci sia o meno violenza. Io in audizione non posso e non voglio mettere in discussione il rapporto presentato dagli avvocati. Percentuali di questo fenomeno non le abbiamo, e’ tutta un’altra cosa rispetto alla violenza sulle donne- ha ribadito- ma e’ compito di una commissione analizzare e verificare. Certi temi- ha concluso- devono rimanere fuori dalla campagna elettorale e da ogni strumentalizzazione politica e non essere utilizzati per darsi un certificato di esistenza in vita”. E ha annunciato: “Ci sara’ una nuova audizione con associazioni che lavorano con gli uomini maltrattanti”.
“La commissione Pari opportunita’ del Campidoglio ha ritenuto di occuparsi delle violenze domestiche sugli uomini? Tutte le violenze vanno perseguite e condannate, ma oggi i dati drammatici ci inchiodano a ritenere di assoluta priorita’ quella degli uomini contro le donne. Credo che sia fuorviante e pericoloso accostare le violenze contro gli uomini ai fenomeni della violenza di genere e del femminicidio agiti dagli uomini contro le donne, e in questo senso comprendo bene le critiche giunte dalle associazioni femministe”. Lo dice la senatrice del Pd, Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio e la violenza di genere.
“Proprio in questi giorni- prosegue Valente- le cronache hanno trattato il caso atroce di due ragazzine quindicenni aggredite e stuprate da un branco di giovani. Ecco, credo che una vicenda raccapricciante come questa esplichi purtroppo bene la differenza intrinseca tra la violenza degli uomini contro le donne e la violenza personale di donne contro uomini. Non si puo’ dimenticare la natura culturale della violenza di genere, i cui presupposti vanno rintracciati nella cultura patriarcale e maschilista che da’ luogo a un fenomeno strutturale e non episodico o emergenziale”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it