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Crisi, Fortuna: “Rilancio del ‘Qe’? Necessario di fronte al rallentamento dell’economia”

Lo ha detto il Rettore dell’UniCusano, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus

Pubblicato:12-09-2019 15:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:41
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fabio fortuna
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ROMA – La decisione della Bce di rilanciare il QE “ce l’aspettavamo era nell’aria una nuova manovra di politica monetaria, di sostegno ai Paesi dell’Eurozona che, come l’intero globo, sta soffrendo. Di fronte a un rallentamento generale, per dare la possibilità alle imprese di avere maggiori chance di produrre e di avere i finanziamenti necessari, si pongono in essere manovre che fino a qualche mese fa non erano ritenute necessarie. L’acquisto di titoli per 20 miliardi al mese, a partire da novembre, determina l’immissione di liquidità sul mercato. E i tassi sui depositi al -0,5% faciliteranno la concessione di prestiti alle imprese da parte delle banche per aiutare il circuito produttivo. Certamente è un momento delicato per la Bce, considerando il cambio di presidenza che avverrà a novembre, ma Draghi ha voluto lasciare a Lagarde una strada già delineata. I mercati hanno reagito positivamente a questi messaggi della BCE perché sono proprio a tutela dell’andamento dei sistemi economici”. Lo ha detto il Prof. Fabio Fortuna, Rettore dell’UniCusano, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Riguardo i dati Istat sul calo della disoccupazione al 9,9%, il Rettore ha detto: “Indubbiamente il fatto che sia sotto la soglia del 10% a livello psicologico è importante- ha affermato Fortuna- Anche il numero degli occupati è cresciuto. I dati relativi all’occupazione sono globalmente positivi e si contrappongono ad altri dati che invece sono negativi, primo su tutti quello relativo alla produzione industriale che nel secondo trimestre ha sofferto molto”.


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