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A Pisa Andrea Bocelli si esibisce con Yumi, direttore robot/VIDEO

Stasera alle 21 al teatro Verdi di Pisa si tiene un concerto molto speciale

Pubblicato:12-09-2017 19:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:41

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PISA – Il festival internazionale della robotica si prepara al gran finale. Questa prima edizione è stata segnata da un considerevole riscontro di pubblico, con più di 4 mila biglietti di spettatori paganti staccati offrendo ai cittadini un contatto con le ultime innovazioni tecnologiche in ambito medico, sanitario ma non solo. Stasera, dalle 21, il tenore Andrea Bocelli si esibirà al teatro Verdi in un concerto rivoluzionario: per la prima volta il direttore d’orchestra sarà un umanoide. Almeno in una parte della performance.

“Sarà un grande esperimento“, confida Andrea Colombini, il direttore al quale è toccato il compito di addestrare il robot, Yumi. “Per farlo- spiega- mi sono messo anche in una posizione sconveniente, perché ho mosso i suoi bracci e per fare ciò in pratica ero sopra di lui. L’orchestra ha reagito molto bene, abbiamo già compiuto una prova ed è venuto fuori un bellissimo lavoro“. La capacità dell’umanoide di apprendere col movimento delle braccia il solfeggio è significativa. E nel ritmo eccelle. Tuttavia, Colombini respinge scenari estremi di direttori musicali che a causa di Yumi perderanno il posto. “Il suo lavoro è molto bello, ma non si sostituisce assolutamente all’uomo“.

L’idea di far calcare un palcoscenico senza una guida umana ha subito conquistato Andrea Bocelli, riferisce il presidente della fondazione Arpa, Franco Mosca che è il curatore del festival internazionale: “È una persona curiosa e ha detto subito di sì“. Del resto, della stessa fondazione il tenore è presidente onorario. Il momento musicale di stasera, ad ogni modo, rappresenta la ciliegina di una manifestazione che ha dato lustro al settore della robotica pisana, espressa da centri di ricerca quali Piaggio, il Sant’Anna.




“Siamo estremamente soddisfatti, gli obiettivi principali sono stati raggiunti con un altissimo livello scientifico- conferma Mosca-. Non è stata una fiera espositiva, ma un’iniziativa all’interno della quale le persone sono state spinte a interagire col robot, facendosi spiegare dai medici per esempio come si realizza una protesi ortopedica, o un intervento di chirurgia generale. Questo aspetto ha riscosso un successo incredibile”. Due i messaggi che valicano di gran lunga i confini della torre pendente: gli androidi non minacciano lo sviluppo economico, anzi possono rappresentare un’opportunità di uscita dall’indigenza per il Terzo mondo. “Non dobbiamo avere paura- rileva Mosca-, i robot sono qui per aiutarci. Ci saranno sicuramente problemi importanti legati all’economia, alla sostenibilità e abbiamo affrontato questi nodi”. Oltre al tema della cooperazione umanitaria: “Dobbiamo fare squadra, unirci e impegnarci- conclude il curatore del festival-, mettendo la tecnologia al servizio del Sud del mondo. È questa la via da percorrere”.

di Carlandrea Poli, giornalista

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