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Report del Consiglio grande e generale del 12 settembre – Seduta mattutina

SAN MARINO - Il licenziamento dell'ormai ex direttore di Banca centrale, Lorenzo Savorelli, e la bocciatura del

Pubblicato:12-09-2017 13:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:40

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SAN MARINO – Il licenziamento dell’ormai ex direttore di Banca centrale, Lorenzo Savorelli, e la bocciatura del progetto di legge del Pdcs per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul sistema finanziario tengono banco all’apertura della sessione consiliare di Settembre. I lavori della mattina restano quindi incentrati sui temi di attualità: il comma Comunicazioni si apre con il riferimento del segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli, sulle motivazioni che hanno spinto il Comitato per il credito e il risparmio a sfiduciare Savorelli. Lo stesso Segretario fa pervenire ai consiglieri la lettera con cui il Ccr, lo scorso 30 agosto, ha invitato il Consiglio direttivo di Banca centrale a licenziarlo in tronco. “Le motivazioni che hanno spinto il governo a questa decisione sono molteplici- spiega Celli- e in modo particolare riguardano la gestione di quella che doveva essere l’azione di ristrutturazione di Cassa di Risparmio, ovvero il piano di diluizione delle perdite accertate con il bilancio di esercizio 2016”. Più in generale i motivi sono riconducibili a “una discrasia evidente- sottolinea- tra l’approccio del governo e quello proposta dal capo della Vigilanza di Banca centrale”. Infatti, da una parte “si chiedeva un piano di dilazione delle perdite che doveva prevedere una determinata sostenibilità per lo Stato- prosegue- dall’altra si preferiva un piano più aggressivo”, da parte del Dg. Il segretario di Stato puntualizza infine come il licenziamento di Savorelli non significhi “un cambio di rotta nella strategia del sistema bancario e finanziario, che governo e maggioranza hanno pienamente condiviso”.

Per l’opposizione, le motivazioni, così come riportate nel dettaglio della lettera del Ccr sono gravi e rappresentano una conferma dei dubbi e delle critiche sollevate nei mesi scorsi. “Siamo venuti per 8 mesi in Aula a discutere su decreti- manda a dire Francesco Mussoni, Pdcs- e oggi vediamo che non c’era il supporto tecnico di Bcsm sulle questioni Cassa- Asset e che mancava una visione tecnica per sapere dove si andava”. Per il consigliere, gli interventi odierni dei Segretari di Stato “risuonano come un mea culpa, si sono ravveduti degli errori fatti”, ma ricorda loro le proprie responsabilità: “Si sta gestendo il Paese e la sua sovranità con il sistema bancario”. Teodoro Lonfernini chiede a Celli di farsi carico degli errori riconosciuti: “Non dico ‘si dimetta’, ma alla luce di ciò- suggerisce- metteteci intorno ad un tavolo e facciamo in modo che il Paese riparta”.

Per Denise Bronzetti, Ps, nella lettera del Ccr “ci sono punti di una gravità estrema sulla mancanze del direttore”. Ma le responsabilità “difficilmente- prosegue- possono riguardare solo l’operato del direttore di Bcsm”, dovrebbero interessare tutta la governance. Inoltre sotto la lente ci sono“scelte compiute che non sono solo squisitamente tecniche, ma anche politiche”.


Nonostante gli ultimi sviluppi, “il governo va avanti a testa bassa, a colpi di decreti e l’epilogo si è avuto con la bocciatura del Pdl sulla commissione di inchiesta”, denuncia quindi Gian Carlo Venturini, Pdcs. “A marzo- ricorda- siamo stati accusati di dossieraggio e complottismo, oggi questi elementi potevano essere chiariti invece di addurre motivazioni fugaci per respingere il pdl presentato dal nostro partito”.

Anche Davide Forcellini, Rete, stigmatizza il rifiuto dei commissari di maggioranza a procedere con l’avvio di una commissione di inchiesta. “Questi commissari- manda a dire- si sono presi la responsabilità di negare al Paese la possibilità di conoscere cosa è successo in questi anni al sistema bancario”. Margherita Amici, Rf, ribatte che i motivi della maggioranza nel bocciare il Pdl non sono il ‘non voler fare chiarezza’. “Ad oggi- spiega- sulla vicenda Cassa-Asset sono pendenti una serie di procedimenti nel Tribunale amministrativo, si richiede giungano al termine per consentire l’avvio di una commissione di inchiesta”. Per questo “Tutta la maggioranza si è dichiarata disponibile a istituirla successivamente”. Inoltre, anche l’oggetto dell’indagine andrebbe inquadrato, spiega, più a soggetti politici che non istituzionali. Iro Belluzzi, Psd, anticipa quindi un Odg che chieda l’invio al Tribunale di tutta la documentazione degli atti della Vigilanza compiuti dal momento in cui si è insediato Savorelli. “Perché quanto meno- spiega- si verifichi la congruenza del loro agire con le norme del nostro Paese”. Infine, cambia tema Marina Lazzarini, Ssd,intervenendo con una dura condannza degli episodi di violenza sessuale accaduti il 25 agosto scorso a Rimini.

In apertura dei lavori, inoltre, Mariella Mularoni, Pdcs, ha dato lettura di un Odg aperto alla condivisione di tutti i gruppi consiliari per l’istituzione della ‘giornata dei Castelli’, la terza domenica di Settembre di ogni anno che “metterà al centro le Giunte di castello e la loro attività”. I lavori si interrompono con il dibattito i comma Comunicazioni che riprenderà nella seduta pomeridiana.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina.

Comma 1. Comunicazioni

Simone Celli, Segretario di Stato per le Finanze,

In data 30 agosto 2017, il Consiglio direttivo di Bcsm ha effettuato il licenziamento in tronco del Direttore Generale Lorenzo Savorelli. Tale decisione è stata originata da una precedente comunicazione sottoscritta dai membri del Comitato per il Credito e il risparmio, al termine di una riunione tenutasi nella mattinata del 30 agosto, con cui i membri del Ccr formalizzavano il venire meno del rapporto fiduciario con l’ex Dg. Le motivazioni che hanno spinto il governo a questa decisione sono molteplici- sono riportate nella comunicazione del Ccr che verrà distribuita ai consiglieri- e in modo particolare riguardano alcuni aspetti di attualità e, in particolare, la gestione di quella che doveva essere l’azione di ristrutturazione di Cassa di Risparmio, ovvero il piano di diluizione delle perdite accertate con il bilancio 2016. Sono anche altre le motivazioni, che riguardano sempre in particolare Cassa di risparmio, che sono riconducibili a una discrasia evidente tra l’approccio del governo e quello proposta dal capo della Vigilanza di Banca centrale, da una parte si chiedeva un piano di dilazione delle perdite che doveva prevedere una determinata sostenibilità per lo Stato, dall’altra si preferiva un piano più aggressivo, per una visione tecnica messa in evidenza dal Dg.

Noi riteniamo che il licenziamento in tronco di Savorelli non sta a significare un cambio di rotta nella strategia del sistema bancario e finanziario, che governo e maggioranza hanno pienamente condiviso: Aqr e valutazione degli attivi, linea orientata all’internazionalizzazione del settore bancario e finaziario- cosa che ha avuto un passo in avanti importante con il recente ingresso di un gruppo di imprenditori forensi- l’adesione a migliori pratiche internazionali e il rispetto dei coefficienti patrimoniali. Un approccio più gradualista era venuto meno da parte di Bcsm, con il rischio di mettere a rischio le capacità finanziarie dello Stato nel medio-lungo termine. Il percorso compiuto in questi 8 mesi è stato oggetto a più riprese di considerazioni politiche in quest’Aula. Anche oggi ci sarà chi dirà ‘lo avevamo detto’, chi dirà che come abbiamo sbagliato..etc..il governo sottolinea che sono state fatte cosa giuste e che su altre cose si poteva fare meglio, ma chi non sbaglia mai è chi non compie scelte e noi le abbiamo prese. Su alcune questioni potevanmo avere un approfondimento e una condivisione con l’opposizione superiore e ci facciamo carico di questa responsabilità. Ma lungo il percorso intrapreso in questi 8 mesi- ovvero di fare chiarezza sul sistema bancario e renderlo più forte- noi intendiamo andare avanti, sulla base anche di impegni internazionali presi dai governi precedenti- per es. quelli della Convenzione monetaria e quelli del pacchetto Basilea 3, che già da 2018 per la gran parte dovrà essere recepito dal nostro impianto normativo e dai singoli istituti di credito, nonostante ci sia una trattativa in corso da parte della Segreteria Affari Esteri per posticipare i termini e avere piani più sostenibili.

Ora si apre una fase nuova: senza volere interferire sulla nomina del Consiglio direttivo di Bcsm, chiediamo però al più presto venga nominato un nuovo direttore di Bcsm e sia data solidità alla Vigilanza. Ribadiamo quindi l’urgenza cui si deve andare alla nomina del direttore. Negli incontri avuti con le forze politiche, abbiamo indicato alcune caratteristiche per la figura da ricercare: evitare il più possibile contaminazioni con il mondo privato, ricercare una figura che abbia un profilo istituzionale, esperienza pregressa di gestione in strutture similari a Bcsm, che sappia essere un uomo di istituzione, ma anche di squadra e dialogo, che si sappia calare nella realtà sammariense- cose che non ha fatto il suo predecessore- e che possa garantire un rapporto con l’Italia che ad oggi è positivo, il tavolo tecnico infatti va avanti, si è riunito il 30 agosto, ci sarà un nuovo incontro a settembre e c’è probabilità che avvenga a San Marino e possa portate risultati già entro l’anno. In questa delicatissima fase di transizione è importante avere una figura al vertice di Bcsm che possa mantenere rapporti elevati con Banca d’Italia e Mef.

Cassa di risparmio: con due successive autorizzazione del Ccr di settembre è stato avvallato il piano di ammortamento delle perdite dell’esercizio di bilancio 2016, spalmato in 25 anni. E’ indubbiamento un piano impegnativo, ma doveva essere messo in campo per liberare l’istituto dalla zavorra e debiti. Doveva essere sostenibile e intersecarsi con un piano industriale messo a disposizione dal Cda uscente e che potrà essere implementato dal nuovo Cda- che sarà nominato il 14 settembre. L’idea è nominare un presidente di Cassa di risparmio che sia cittadino sammarinese, ribadiamo che uno dei membri del Cda dovrà essere di designazione delle forze di opposizione. Ieri il bilancio è stato depositato in Tribunale, con allegato la relazione della società di revisione che fornisce un giudizio positivo al bilancio del Cda. C’è quindi una nuova relazione della società di revisione. L’assemblea degli azionisti verrà convocata ai primi di ottobre e in quell’ambito avverà la nomina del collegio sindacale, conun membro indicato da maggiroanza, uno dall’opposizione e uno dalla Fondazione.

Vogliamo un nuovo management interno a Cassa, serve una nuova struttura dirigenziale, è un impegno preso anche nella precedente legislatura. Al nuovo Cda chiederemo di mettere mano subito alla struttura dirigenziale.

Davide Forcellini, Rete

Riferisco l’esito della Commissione consiliare n.1 di ieri. Ci siamo trovati a discutere sull’attivazione di una commissione di inchiesta su responsibilità politiche e amministrative, come previsto d un Odg approvato all’unanimità, ma la maggioranza ha fatto l’ennesimo dietro front e ha bocciato il relativo progetto di legge. Non è possibile che i commissari di maggioranza hanno deciso di bocciare il Pdl senza presentare emendamenti. L’Odg è stato votato solo pochi mesi fa. La maggioranza avrebbe potuto portare emendamenti per estendere l’indagine non solo alle vicende recenti, quindi la logica non torna, non torna il motivo perché sia successo questo. I commissari di maggioranza, tutti al primo mandato, avrebbero dovuto essere i primi a voler arrivare ad un punto zero per ripartire. Invece si è scelto di non approvare questa commissione di inchiesta. Questi commissari si sono presi la responsabilità di negare al paese la possibilità di conoscere cosa è successo in questi anni al sistema bancario. E pensare che i partiti storici avevano messo sul piatto d’argento questa possibilità. Chiedo ancora direttamente a loro il perché. Cosa dovete nascondere? Ieri poi hanno sostenuto piena fiducia al piano industriale per Cassa elaborato dal Cda di Romito, vorrei cercare di capire questo atto di fede da dove nasce. Il piano in questione nasce con un difetto di fabbricazione, chi lo ha redatto è un Cda dimezzato da dimissioni di tre componenti e sarà presto sostituito con uno nuovo. E quanto previsto quindi dovrà essere messo in pratica da altri tecnici. Lo si lega poi alla riforma della giustizia: se non verrà fatta non lamentiamoci che il piano non funziona. L’istituzione di una bad e una good bank va spiegata. Ogni anno per 25 anni, la bad bank deve cedere 10 mln di euro alla good bank e si dovrebbe risanare il bilancio di Cassa. Questo approccio si basa sulle ipotesi che le condizioni di mercato rimangano stabili alla fotografia del Cda, ma il mercato non si ferma, e chi ci dice che la bad bank riesca a stare dietro all’impegno di restituzione della sua rata annua? Chi pensarà a rifornire il mancato introito, se non lo Stato, quindi noi cittadini?

Il piano prevede poi la chiusura di 8 filiali, significa vedere a casa dei dipendenti e ricorrere a nuove assunzioni di consulenti esterni per la gestione della bad bank.

Pasquale Valentini, Pdcs

Provate a fare mente locale su cosa è successo nell’ultimo mese, basterebbe la sequenza degli atti- viene presentato bilancio con un deficit 534 mln, senza che la società di revisione lo riconosca, così il collegio sindacale deve fare istanza al tribunale amministrativo. Subito si corre ai ripari e un decreto legge va a dire che garantisce tutto lo Stato. Poi succede il fatto del Meeting e immediatamente si licenzia Savorelli. Questa mattina apprendiamo che il licenziamento in tronco di Savorelli non è tanto per l’atto sconsiderato e inadeguato compiuto, si dice invece che c’è discrasia tra le proposte del governo e quelle del direttore di Banca centrale. A noi consiglieri non è dato conoscere dove sia questa discrasia. Tutta la strategia portata avanti in questi mesi ha avuto l’ok di Bcsm e del governo, non c’è mai stata una virgola di distinzione di valutazione tra le posizione di governo e maggioranza e le indicazione di Bcsm. Qundi si arriva a cambiare la Lisf, si dice che il Ccr ha potere vincolante per autorizzare provvedimenti straordinari. Si toglie così alla vigilanza di Bcsm l’autonomia sulle azioni di amministrazione straordinaria, è un fatto con conseguenze interne ed esterne. Prima del 2010 San Marino è stata messa all’angolo perché aveva l’autorizzazione del congresso su questi azioni. Voglio sentire se il presidente è d’accordo su questa impostazione e mi domando come si farà a presentarlo all’esterno. Il problema per voi è solo nominare velocemente il direttore, invece ancora una volta il problema è cosa vogliamo ,che ruolo deve avere la politica e quale deve avere Bcsm. Cassa di Risparmio: si dice che finalmente è stata fatta chiarezza sul bilancio, a me non sembra, si dice che il Cda che l’ha fatto deve andare via. Come si fa a pensare sia normale e che ci sia un rafforzamento del sistema? Il nuovo Cda cosa va a fare?

Nicola Renzi, segretario di Stato per gli Affari esteri

Ringrazio per la disponibilità data dai consiglieri per inserire un comma all’Odg sulla Ratifica di un’accordo in materia di scambio di informazioni. E’ importante che avvenga in questa sessione perché entro settembre deve essere depositato, per far sì di essere pienamente adempienti alle normative di adesione agli ‘Early Adopters’.

Sui fatti di attualità del sistema bancario: capitolo Cassa di risparmio, il compito assegnato al Cda insediato era quello di avere un bilancio aderente alla situazione dell’istituto, si doveva fare una rappresentazione realistica del bilanci. Ora il Cda ha compiuto il suo mandato e ha realizzato il bilancio con quella fotografia e con le cifre emerse. La gestione precedente invece non voleva far emergere quelle cose. Non facciamo però confusione con la rappresentazione realistica del bilancio, con la sua sostenibilità e il piano che consente oggi di affrontare quel bilancio. Sono cose diverse. Per questo il governo si è preso la briga di approvare il decreto con articolo “5 ter” che consente di affrontre quel bilancio in modo sostenibile per l’istituto e per il Paese. Cassa di Risparmio oggi, grazie all’applicazione del 5 ter, potrà permettersi di proseguire nel percorso di ristrutturazione con l’istituzione di una bad bank e di una good bank che alla fine sarà un istituto di credito solido e affidabile. Oggi i depositi in Cassa di risparmio non solo utili strategiamente al Paese, ma anche sicuri e profittevoli. I dipendenti hanno affrontato tante crisi in passato, credo che riusciranno a farlo anche in questi giorni, infondendo la fiducia necessaria a Cassa e al Paese. Alcuni comunicati stampa sono invece nocivi per gli interessi stessi di dipendenti e per la Cassa stessa. Non sono partigiano di nessuna associazione, in questo momento serve un’azione corale, bisogna confrontarsi e negli ultimi incontri con i capigruppo credo ci sia riusciti a farlo, non è tollerabile che in un momento come questo non si faccia sistema e noi siamo stati assolutamente disponibili a farlo.
Non sono stati fatti atti a cuor leggero, ma era assolutamente necessario farli. Su quel decreto su Cassa, oggi in ratifica, citato anche da Valentini, siamo pronti a confrontarci: l’importante è arrivare a una fase nuova basata sulla collaborazione, ci manca un passo alla ripresa, per arrivare al rilancio. Credo che le notizie arrivate questi giorni- accelerazione del polo della moda e investimenti importanti che non riguardano una sola banca- siano segnali di una economia che può catalizzare interessi da molte parti del mondo. Ci saranno poi azioni da fare per rilanciare Bcsm, la prima è la nomina del direttore.

Mariella Mularoni, Pdcs

Ancora una volta questa maggioranza ha perso l’occasione di fare chiarezza, non approvando il Pdl per una commissione di inchiesta sul sistema bancario. Non comprendo le motivazioni addotte dai consiglieri di maggioranza che parlavano di nuova politica e trasparenza. Ci sono responsabilità gravissime di chi ricopre ruoli istituzinali e politici. E i costi dei danni provocati li pagheranno i cittadini.

Mi preoccupa il piano industriale di Cassa dirisparmio che non tiene conto di chi perderà il lavoro e delle loro famiglie. Il governo è appiattito su interessi esterni che non giovano al Paese. Gli interrogativi sollevati dal Pdcs non hanno mai avuto risposte. Il governo ha appoggiato le scelte di Bcsm insostenibili a favore di un solo istituto bancario. Il nostro sistema oggi soffre più che mai per scelte sbagliate che lo hanno messo a rischio. Occorre invece ricreare le condizioni per attrarre investitori, recuperando fiducia nel sistema. Ma questo non potrà realizzarsi se non facciamo chiarezza sulle scelte compiute: sono le motivaizoni che ci hanno spinto a portare il Pdl ieri, poi rigettato. Le forze di opposizione e la cittadinanza sono all’oscuro delle strategie sul sistema finanziario rispetto cui riteniamo ci siano aspetti nebulosi e opacità. La Dc ha consegnato la relazione su rapporti tra i vertici Bcsm e privati che potrebbero aver favorito interessi esterni. E’ necessaria chiarezza sul ruolo di Confuorti nelle vicende Asset-Cassa e sul suo ruolo nel sistema bancario sammariense. on possiamo trascinare il Paese al percorso del debito che si sta delineando senza fare chiarezza su un disegno opaco e silente, sui rapporti con uomini che dirigono le missioni Fmi e soggetti vigilati. La commissione di inchiesta avrebbe potuto essere lo strumento per fre luce su tutto ciò. La Dc si rende disponibile a un confornto costruttivo con tutte le forze politiche per far ripartire il Paese con scelte condivise.

Francesco Mussoni, Pdcs

Nelle ultime settimane si sono avuti episodi gravi. La lettera del segretario Celli consegnata oggi all’Aula mi ha dato lo spunto per intervenire, ci sono le motivazioni del licenziamento di Savorelli e si conferma l’approssimazione con cui il governo ha gestito le fase della crisi bancaria. Leggo testualmente: Savorelli sarebbe stato licenziato perché il Ccr ‘non ha ottenuto dal Direttore di Bcsm quelle risposte che l’attuale momento storico e la situazione bancaria richiedono’. In dettaglio: ‘Non sono state fornite indicazioni su come affrontare singole situazioni di crisi (per es. l’emorragia di liquidità) con gli strumenti che la vigente legislazione demanda proprio alla competenza di Bcsm. – Non è stata data evidenza e dimostrazione, nonostante le rassicurazioni verbali in tal senso, della disponibilità finanziaria che il governo ha più volte richiesto di reperire nelle forme e nei modi più opportuni per garantire operazioni a tutela del sistema;

– non è stata fornita alcuna concreta indicazione delle modalità anche tecniche, per l’esecuzione degli atti di cessine in blocco di Asset banca in favore di Cassa di Risparmio a seguito dei provvedimenti di vigilanza adottati in completa autonomia da Bcsm e ciò, nonostante l’emanazione di strumenti legislativi che l’esecutivo ha fortemente sostenuto al fine di garantire i risparmiatori e quindi e in definitiva l’intero sistema bancario; – si constata la crescente non disponibilità al confronto proattivo con le parti del sistea bncario e finanziario sammarinese che, seppure nei rispettivi ambiti di competenza, avrebbe favorito un clima più profittevole anche e al fine di preservare la fiducia nel sistema bancario e finanziairo sammarinese‘.

Siamo venuti per 8 mesi in Aula a discutere su decreti e oggi vediamo che non c’era il supporto tecnico di Bcsm sulle questioni Cassa- Asset e che mancava una visione tecnica per sapere dove si andava. E non solo questo riguarda il Direttore, ma anche la vigilanza. Mi chiedo se il Ccr vorrà affrontare il tema di azzerramento e sostituzione anche della vigilanza. Sono successi fatti di una gravità incredibile e sono confermati nero su bianco. L’ Aula ha discusso per mesi e oggi, nero su bianco, viene detto che il direttore di Bcsm e il capo della vigilanza ha svolto azioni senza riferire e aggiorare il governo. E quanto fatto dal governo non si capisce con quali motivazioni sia stato fatto. Oggi gli interventi ascoltati dei Segretari risuonano come un mea culpa, si sono ravveduti degli errori fatti. Ma qui si sta gestendo il Paese e la sua sovranità con il sistema bancario.

Secondo aspetto: respingere la commissione di inchiesta, alla luce di quello che è successo, ci pare di una gravità notevole. Dalla lettera si evince che il governo non è consapevole dove andrà il sistema bancario. Ho il timore che l’autonomia bancaria e finanziaria, come la conosciamo, si sta trasformando verso un altro modello, penso a quello monegasco. Il governo ci sta portando a un modello diverso dove la vigilanza non sarà più sammarinese ma magari europea. Diciamolo allora. Stiamo perdendo autonomia e la stiamo trasformando.

Su Cassa di Rispamrio: stiamo arrivando a fare una nuova banca. Abbiamo assistito a tutti questi decreti per arrivare a una nuova licenza e a un nuovo team manager? Era tutto qui il discorso? Apprendo poi che il Cda nominato in pompa magna come salvatore della patria verrà nominato di nuovo? Capisco che siete in difficoltà, non è un reato. Ma fermatevi, condividiamo i progetti insieme e li facciamo di sistema. Questo però non lo state facendo, non mi risulta. Vi invito a lavorare meglio.

Margherita Amici, Rf

Intervengo sull’ esito della Commissione di ieri e sulla bocciatura del Pdl del Pdcs. I consiglieri di minoranza ci accusano di non volere fare chiarezza per la bocciatura di quel progetto di legge, ma i suoi obiettivi erano diversi.

Le motivazioni del rigetto sono di due ordini. La prima riguarda la tempistica della Commissione di inchiesta. Come è già accaduto in passato, le Commissioni di inchiesta si non possono sovrapporre all’attività della magistratura. Nel luglio 2014 si decide all’unanimità di consentire la chiusura delle indagini sul Conto Mazzini da parte della magistratura. Ad oggi sulla vicenda Cassa Asset sono pendenti una serie di procedumenti nel Tribunale amministrativo che richiedono giungano al termine per consentire l’avvio di una commissione di inchiesta. Tutta la maggioraza si è dichiarata disponibile a istituirla successivamente, ma non per temporeggiare. Un altro aspetto è legato all’oggetto della commissione di inchiesta. Da come si desume, la cornice delle indagini non erano sufficientemente chiare e gli elementi su cui si fondava questo Pdl erano tutti legati ai rapporti tra i vertici di Bcsm e vigilanza con soggetti legati al mondo dell’alta finanza e vicini al Fmi. Se vi sono dubbi su comportamenti di soggetti istituzionali, ma non politici, la sede delle indagini non è una commissione di inchiesta. Se ci fossero stati indizi sulla possible connivenza tra politici e questi soggetti si sarebbe potuto procedere. Queste le ragioni della maggioranza, non quella di non voler fare chiarezza sostenuta dalla minoranza, ma motivazioni dettate da senso di responsabilità.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Nella giornata di ieri la Commissione 1 ha dibattuto sul Pdl presentato dal gruppo Dc per una commissione di inchiesta sui fatti avvenuti negli ultimi mesi nel sistema bancario. Il progetto è stato rigettato, non che la cosa mi abbia stupito, ma mi hanno stupito le motivazione dei commissari di maggioranza. Se non siamo oggi in grado di capire cosa sta accadendo di fronte a situazioni imbarazzanti, mi chiedo quando dovremmo farlo. I commissari ci hanno detto che condividono infatti il Pdl, ‘ma non è ora il momento’. Questa mattina il Segretario Celli ci consegna una lettera. E solo oggi, 6 settembre, quando lo scoso febbraio i dieci membri del Pdcs sono stati accusati, proprio a causa delle critiche mosse all’operato di Savorelli, di essere dei complottisti, quando abbiamo evidenziato che dentro il sistema c’erano personaggi o incompetenti, se in buona fede incompetenti, o che stavano perseguendo un piano preciso, se in cattiva fede. Lei segretario oggi si è accorto di aver difeso un personaggio che in questi mesi ha sfasciato un sistema, che era sì in difficoltà, ma che poteva essere gestito nelle sue difficoltà in modo diverso. Accolgo Segretario la sua capacità di redenzione, se ci sono errori conosciuti, se ne faccia carico. Non dico ‘si dimetta’, ma alla luce di ciò, metteteci intorno ad un tavolo e facciamo in modo che il Paese riparta.

Stefano Canti, Pdcs

Non è il momento di sterili polemiche. Ora il Paese ha bisogno di risposte immediate. Ci sarà tempo più avanti per le inevitabili analisi sulle responsabilità, ma nonostante tutto ciò che sta avvenendo il Governo e la Maggioranza respingono ogni iniziativa volta a fare luce ed accertare i fatti contestati dalla Democrazia Cristiana e dagli altri partiti di opposizione. Nella giornata di ieri, in Commissione Permanente I, è stata respinta la possibilità di istituire la Commissione di inchiesta. La maggioranza continua a mettere la testa sotto la sabbia, non vuole verificare i fatti o ha già capito che è tutto vero e cerca solo di guadagnare tempo??
Il Paese ha bisogno di persone che sappiano condividere le azioni, che sappiano condividere l’analisi dei problemi e soprattutto che sappiano ascoltare anche i partiti di opposizione prima di decidere. In questi mesi si invoca la condivisione, ma ci si limita ad informare le opposizione, le forze sociali ed economiche ed il Paese di decisioni prese in pochi a Palazzo Begni ed in via del Voltone o purtroppo temo in altri sedi fuori di San Marino, prendendo decisioni che impegneranno il Paese a lungo, scelte di indebitamento pubblico che graveranno non solo sui nostri figli ma anche sulle future generazioni. E’ prossima la visita del Fondo Monetario Internazionale. Al Fondo dobbiamo presentare una soluzione di sistema che richiede una forte condivisione politica e del sistema economico e sociale del Paese. E’ invece è tutto chiaro- l’unico problema è la nomina del nuovo Direttore di Bcsm, di confermare che ci siamo arresi alle loro formule con la maxi svalutazione dei crediti Delta, con un piano industriale per Cassa che prevede la chiusura di filiali e licenziamenti come più volte da loro richiesti. Loro andranno via contenti, apprezzeranno l’attività del nuovo Governo- la chiusura di una banca, la fuga di capitali, la mancanza di liquidità, i danni, i licenziamenti, il debito pubblico non lo porteranno via con loro – quello rimarrà a noi..Complimenti Governo e Maggioranza – Nelle passate legislature sono stati dedicati 8 anni di lavoro ed impegno per accompagnare un sistema bancario in difficoltà, per risanare nel tempo le nostre banche, conservando il maggior numero di posti di lavoro. Oggi quel lavoro è stato tutto inutile.

Iro Belluzzi, Psd

Sottolineo la totale mancanza di visione di sviluppo e gestione da parte di governo e maggioranza, poca capacità di interloquire con la vicina Italia. Basti ricordare quanto accaduto domenica scorsa al Gran Premio, per capire la bontà dei rapporti tra governo e addirittura le amministrazioni circostanti. Sono 10 anni che si svolge il Motogp San Marino ed è stata la prima volta che un rappresentante del nostro Paese non è salito sul palco per premiare un vincitore della gara. E’ uno schiaffo per un evento in cui San Marino ha investito grandi risorse.
Oggi, rispetto alle vicende del sistema bancario, non è sufficiente un mea cupa e addossare la responsabiltà di un’azione nefasta portata avanti solo da Savorelli. Non credo poi sia così, allarghiamo quanto meno la responsabilità al presidente Grais, poi Bcsm è stata sostenuta a prescindere dal governo, malgrado oggi ci sia una ammissione di responsabilità, con la lettera consegnata in Aula. Vi rendete conto cosa avete scritto? Avete praticamente licenziato la persona perché incapace di avere una visione di intervento, sviluppo, di relazione con l’Italia. La responsabilità più diffusa è che gli avete dato la licenza di uccidere il sistema bancario. Stiamo valutando un Odg per chiedere che tutta l’attività compiuta e i relativi atti della Vigilanza, dal momento in cui si è insediato Savorelli, sia trasferita dal Ccr e dal governo al tribunale, perché quanto meno verifichi la congruenza del loro agire con le norme del nostro Paese. Cerchiamo di predisporre un Odg e se gli enunciati dei consiglieri di maggioranza sono veri, che abbiano la determinazione di fare chiarezza.

Giovanna Cecchetti, Ps

La commisione di inchiesta, con tutti i suoi forse e i suoi se, poteva comunque togliere ombre e provare a fare trasparenza, è un’altra occasione mancata.

Gian Carlo Venturini, Pdcs

Si ha l’impressione che si viva alla giornata. Ho ascoltato il riferimento dei Segretari Celli e Renzi che ci dicono che è tutto risolto con il licenziamento di Savorelli, che era il male dei mali sulla base della lettera del Ccr che elenca le inadempienze del direttore. Inadempienze che noi come opposizione avevamo più volte ripreso ed evidenziato anche con due Odg respinti. Siamo a 8 mesi di questo governo e questi sono i risultati: non abbiamo più il Cda di Cassa perché i grandi manager nominati si sono dimessi. (..) I correntisti Asset si vedono prolungare la non operatività di un altro mese, quando sono quattro mesi che non possono disporre neanche di quella parte di depositi prevista dal decreto. Banca centrale, ancora non sappiamo se Grais confermerà la permanenza oppure no. Di fronte tutto questo il governo va avanti a testa bassa, a colpi di decreti- 9 in un mese e mezzo, non si è mai arrivati a questi numeri- e delle spiegazione devono essere date.

L’epilogo si è avuto nella giornata di ieri. Di fronte a tutto questo e alla necessità di fare chiarezza, oggi sarebbe stato normale approvare una commissione di inchiesta. Era più opportuno che le forze di maggioranza facessero una riflessione e cercassero di chiarire tutti quegli elementi di opacità. A marzo siamo stati accusati di dossieraggio e complottismo, oggi questi elementi potevano essere chiariti invece di addurre motivazioni fugaci per respingere il pdl sulla commissione di inchiesta. Come forza politica riteniamo questa chiarezza sia necessaria e non solo propagandata, per questo stiamo predisponendo la trasmissione di un esposto alla magistratura, per consentire le verifiche opportune.

Oscar Mina, Pdcs

Nella lettera del Ccr consegnata da Celli, leggendo le motivazioni, non riesco a capire. Le sue affermazioni, Segretario, confermano quando da noi sostenuto da tempo nel rapporto di Bcsm. Quando si diceva che eravate completamente appiattiti a Banca centrale, qui ne troviamo conferma. Quale era quindi il progetto del governo? Quali le linee di indirizzo politico? Non esisteva nulla? Dalla lettera sembra così. E alla fine si risolve con il licenziameto dello sceriffo dal dito facile? Anche le dimissioni del presidente Grais dovrebbero essere auspicabili. Non basta mandare a casa questo direttore, ma è necessario rivedere tutta l’azione del governo che ha basato tutta la politica degli indirizzi bancari su Banca centrale. Sulla bocciatura della commissione di inchiesta per far chiarezza sul sistema: i commissari di maggioranza avranno ragioni plausibili per non volerla, ma se vanno a rileggersi la nota del Ccr, forse qualche dubbio dovrebbe venire anche a loro.

Denise Bronzetti, Ps

Sono rimasta estereffatta dai contenuti della lettere del segretario Celli. Lo ritenevo persona capace ed intelligente, a questo punto inizio a chiedermi se ci sia un suggeritore. E’ così palese quanto si evince da questa comunicazione che c’è da preoccuparsi. Non sarà sfuggito a nessuno qui dentro ma anche nel Paese che fino a qualche giorno prima del licenziamento di Savorelli, c’era una difesa strenua di quello che era operato di Banca centrale. Ci sono punti di una gravità estrema nelle affermazioni della mancanze del direttore. E difficilmente può riguardare solo operato del direttore di Bcsm ma tutta la governance. Si evidenziano scelte non riferibili a scelte squisitamente tecniche e di operato professionale, ci sono scelte politiche. Sono stati adottati provvedimenti squisitamente politici di salvaguardia del sistema tramutati poi in scelte tecniche. Chiedo ai consiglieri di maggioranza di legger bene la lettera consegnata questa mattina perché è di una gravità estrema. Chiuso capitolo banche, intervengo su Iss. Sono nove mesi in cui in Aula non sono proferite parolle su istituto per sicurezza sociale, uno dei capitoli di spesa del bilancio- dopo le banche- e non solo, anche un grande centro di ntroito se studiate e portate avanti politiche sanitarie di un certo tipo. Ma qui non è dato sapere come viene portato avanti. A settembre in Aula avevamo relazione del direttore generale quest’anno no. Non facciamo finta di non vedere la polemica scatenata con la vicina Italia sulla questione vaccini. Cosa si sta facendo? L’on. Pizzolante ci dice che San Marino si deve adeguare. La copertura vaccinale non ha confini. Non si faccia finta ddi ulla non è forse il caso di prevedere un bilaterale per vedere come affrontare il problema invece di limitarsi a rioproporre lo scontro? Altro aspetto inquietante riguarda le file di attesa. Si attendono mesi, il Piano sanitario prevede un limite di 30 giorni le visite. Non c’è uno straccio di rilevazione. Quale è il piano di assunzioni dell’Iss?

Marina Lazzarini, Ssd

Torno sull’episodio di violenza sessuale del 25 agosto scorso avvenuta a Rimini, la violenza del branco di ragazzi per lo più minorenni e di cui i media hanno sottolineato che erano extracomunitari. La politica deve mettere in atto strumenti anche culturali per superare problemi. In estate vediamo molti giovani provenienti dal’Africa vendere in spiaggia, venuti in Italia in cerca di un futuro migliore. L’Europa sta iniziando a capire che è inutile chiudere le porte. Ma tornando al fatto iniziale, è forte la condanna alla violenza, non ci devono essere sconti per i colpevoli, il mio pensiero va alle vittime che porteranno conseguenze che cambieranno la loro vita futura.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs

Non si può scaricare completamente le responsabilità delle vicende degli ultimi mesi sull’autorità finanziaria. Nel momento in cui dalle opposizioni sono portati rilievi specifici su delle decisioni, è compito della politica verificarli, verificarne i limiti. Non ci si può all’improvviso smarcarsi dalle posizioni del direttore Bcsm. Oggi quanto asserito da noi è messo nero su bianco da lettera del Ccr ma purtroppo ormai i danni sono fatti. Avevamo detto che sostituire l’intero Cda di Cassa prima dela scadenza avrebbe portato più danni. Il progetto di impresa è ancora valido? Chi verrà dopo, credo non adotterà quanto deciso da altri. Si dice poi che Cassa sarà un istituto pivot, ma non mi pare che dal piano risulti che sia molto diversa da altri istituti.

Sul rifiuto della commissione di inchiesta: dire che non ci sono elementi, fa ridere, quando vedo al Meeting un convegno organizzato da Financial Capital che ospita i vertici di Bcsm e il governo, che non era presente a convegno organizzato da Abs, era invece presente, con il segretario Celli, al convengo di Confuorti.

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