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ROMA – Per milioni di italiani in vacanza in Italia e all’estero la settimana di Ferragosto si preannuncia ricca di appuntamenti culinari. Purtroppo, a volte, questi momenti di convivialità in cui è legittimo togliersi qualche sfizio anche a tavola, si trasformano in malesseri che compromettono la salute dei vacanzieri.
“Accanto a disturbi di natura infettiva, batterica o virale a cui è facile incorrere in occasione di viaggi all’estero con l’assunzione di acqua e alimenti privi di affidabili controlli sanitari- informa la dottoressa Gloria Mumolo, gastroenterologa presso l’azienda ospedaliero universitaria Pisana e membro dell’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri (Aigo)- esistono potenziali rischi legati a una dieta scorretta. La stessa variazione del regime alimentare, con l’introduzione di cibi non abituali può indurre una profonda variazione del microbiota. Alimenti ricchi di substrati fermentabili e non assorbibili, come ad esempio pizza, pane e latticini freschi, soprattutto se consumati in abbondanza, così come le bevande gasate, aumentano il meteorismo”.
“La riduzione di fibre può indurre o aggravare la stipsi– aggiunge- mentre la diarrea, oltre che da batteri e virus, può essere causata da molteplici fattori, tra cui le drastiche variazioni di temperatura tra un ambiente esterno molto caldo e ambienti interni climatizzati, non ultima l’assunzione di bevande molto fredde. La cattiva digestione che spesso affligge i vacanzieri può essere la conseguenza di pasti particolarmente abbondanti e grassi, soprattutto se consumati in fretta, mentre il reflusso rischia di essere indotto da un eccesso di alimenti come cioccolato, menta, cibi acidi come pomodori, agrumi e aceto, cibi piccanti o speziati, cibi grassi e caffè”. Per evitare di incorrere in questi errori, a volte banali ma in grado di causare un profondo malessere, esistono programmi educazionali diretti a limitare e gestire le trasgressioni alimentari durante le vacanze.
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