Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Un animale al giorno, per una settimana. Le opere “safari” Banksy sono spuntate sui muri di Londra, all’improvviso. La prima è stata una capra vicino a Kew Bridge, poi le due teste di elefanti a Chelsea, tre scimmie che si dondolano sul ponte di Brick Lane, un lupo a Peckham (rubato poche ore dopo), due pellicani con dei pesci in bocca, e un gatto che si stiracchia. Domenica, l’ultimo, un banco di pesci su un gabbiotto della polizia. I fan dell’artista si sono affannati a trovare una risposta alla più ovvia delle domande che significato intrinseco hanno quegli animali?
Spoiler: nessun significato in particolare. Il Guardian ha posto la domanda alla società di Banksy, la Pest Control Office, che ha risposto così: “La speranza di Banksy è che queste opere rallegrino le persone con un attimo di divertimento inaspettato, e che sottolineino delicatamente il talento umano per la creatività, invece che per la distruzione e la negatività“.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it