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Meloni e il fascismo, Segre: “Tolga la fiamma dal simbolo”

Le parole della senatrice a vita in merito alla recente presa di posizione della leader di Fratelli d'Italia sulle responsabilità storiche del fascismo

Pubblicato:13-08-2022 14:29
Ultimo aggiornamento:13-08-2022 14:29

SEGRE_MELONI
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ROMA –  “Nella mia vita ho sentito di tutto e di più, le parole pertanto non mi colpiscono più di un tanto. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito“. È il commento che la senatrice a vita Liliana Segre affida a Pagine Ebraiche, in merito alla recente presa di posizione della leader di Fratelli d’Italia sulle responsabilità storiche del fascismo. “Partiamo dai fatti, non dalle parole e dalle ipotesi”, sottolinea ancora Segre.

Mercoledì sera Giorgia Meloni, in un videomessaggio in tre lingue destinato alla stampa internazionale, aveva dichiarato: “La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”.

La presa di posizione era arrivata dopo la pubblicazione sul New York Times di un articolo dal titolo “Il futuro è l’Italia, ed è squallido”, nel quale il giornalista David Broder accusava Fratelli d’Italia di fascismo.


Alle parole ora dovrebbero seguire i fatti, secondo Segre, come ad esempio l’eliminazione della fiamma dal simbolo di FdI.

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 LA RUSSA A SEGRE: “FIAMMA NON ASSIMILABILE A SIMBOLO REGIME FASCISTA

“Con tutto il dovuto rispetto per la signora senatrice Segre che stimo, mi permetto di ricordare a scanso di ogni equivoco che la fiamma presente nel simboli di Fratelli d’Italia – oltretutto senza la base trapezoidale che conteneva la scritta Msi – non è in alcun modo assimilabile a qualsiasi simbolo del regime fascista e non è mai stata accusata e men che meno condannata, come simbolo apologetico”. Lo dichiara Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia. “Spero, inoltre, di non essere irriguardoso nel ricordare che il marito della stessa senatrice Segre, che ho personalmente conosciuto e apprezzato, si candidò con Almirante sotto il simbolo della fiamma con la scritta Msi senza ovviamente rinunciare alla sua lontananza dal fascismo“, aggiunge La Russa.

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