NEWS:

In migliaia alla manifestazione dei lavoratori della Gkn a Firenze: la mobilitazione va avanti

Tante le delegazioni arrivate in città per scendere in strada al fianco dei 422 operai della fabbrica di Campi Bisenzio licenziati lo scorso luglio con una mail

Pubblicato:12-08-2021 11:28
Ultimo aggiornamento:12-08-2021 11:30

manifestazione lavoratori gkn firenze
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

FIRENZE – Firenze risponde all’appello dei lavoratori della Gkn e, nell’anniversario della sua liberazione dal nazifascismo, scende in piazza in difesa del lavoro. Nonostante le ferie agostane e l’allerta caldo, infatti, in migliaia ieri sera hanno sfilato per le vie della città al fianco dei 422 operai della fabbrica di Campi Bisenzio licenziati lo scorso luglio con una semplice mail.

Prima gli interventi in piazza della Signoria, il sostegno dell’Anpi ed il saluto di Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli uccisi dai fascisti nel 1943. Poi il corteo che invade il centro storico della città. Circa 2000 i partecipanti secondo la questura, almeno 3.500 per gli organizzatori. Ma questa volta a nessuno interessa la classica guerra dei numeri. “Quello che conta è quello che siamo riusciti a fare”, dicono gli organizzatori del Collettivo di Fabbrica. “Sta succedendo qualcosa, presto se ne renderanno conto. Se questa è la partecipazione oggi, 11 agosto, forse iniziano a immaginarselo quello che faremo l’11 settembre, l’11 ottobre e l’11 novembre…”. È l’annuncio di una mobilitazione che non si ferma, che dal primo giorno ha scelto la parola ‘Insorgiamo’ come slogan e pratica di lotta. Una promessa, più che un motto, che i lavoratori della Gkn portano avanti con il presidio permanente che occupa la fabbrica, divenuto un punto di riferimento anche per i tanti operai che lottano in altre vertenze.

E da Alitalia fino a Fedex Tnt, sono numerose le delegazioni di lavoratori giunte a Firenze per la manifestazione. Una partecipazione “sopra le aspettative” e che “ci riempie di gioia”, dice alla Dire A., uno dei 422 operai licenziati. “Vedo nelle facce e negli occhi della gente la speranza e la forza di chi vuole cambiare le cose”. “Se passano alla Gkn, una fabbrica grande e con una forte struttura sindacale, passano ovunque”, spiega M., un altro dei 422 operai di Campi Bisenzio. “Vogliamo unificare le lotte, perché la battaglia per la Gkn non può essere solo per questa fabbrica. Quello che ci è successo è una cosa eclatante ma che purtroppo succede sottotono già da tempo. Questa forse è la goccia che fa traboccare il vaso, per questo siamo contentissimi della partecipazione. Ci fa capire che la nostra lotta sta funzionando e che dobbiamo andare avanti”. E il prossimo appuntamento è già fissato: il 28 agosto, un concerto davanti ai cancelli della fabbrica. “È l’orizzonte della fine di agosto- annunciano gli organizzatori- per il rilancio di un autunno di lotta”.


GLI OPERAI SFIDANO IL GOVERNO: LA LEGGE CONTRO DELOCALIZZAZIONI LA SCRIVIAMO NOI

“Noi siamo in grado di produrre anche senza padroni”. È racchiusa in queste parole la sfida che gli operai della Gkn lanciano al governo da Piazza della Signoria nell’anniversario della liberazione di Firenze. Licenziati lo scorso luglio con una semplice mail dalla multinazionale proprietaria della fabbrica, gli operai di Campi Bisenzio ora non si fidano della promessa avanzata dalla sottosegretaria M5S Alessandra Todde per una legge che blocchi le delocalizzazioni aziendali.

“Con le parole della propaganda- dice Davide Pinelli, del Collettivo di Fabbrica- si può dire tutto e il contrario di tutto, ma i fatti pesano come macigni. E i fatti ci dicono che oggi si sta parlando di una legge per evitare che casi come quello della Gkn si possano ripetere. Noi allora su questa questione vogliamo sfidare Governo e Parlamento e dire che non ci fidiamo di chi da 30 anni a questa parte si è alternato al potere e ha massacrato i lavoratori. E ci chiediamo come sia possibile che adesso, in 15 giorni, questi signori risolvano quello che hanno creato in trent’anni di massacri”.

Come avevano già detto durante l’incontro con il Governo al Mise, i lavoratori sono pronti a riprendersi l’azienda, già occupata con una assemblea permanente, e mandare avanti la produzione. “Noi- continua il rappresentante dei lavoratori- vogliamo dire che il nostro presidio in Gkn è la nostra lotta ed è la lotta di tutti gli operai, di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Quel presidio sta lì a dimostrare che ci sono tante teste pronte a mettersi in gioco e ci sono le capacità per scrivere quella legge. Ci sono le capacità tecniche per mettere insieme ingegneri, tecnici e operai non in una gerarchia oppressiva come quella voluta dal capitale ma in una logica in cui ognuno mette a disposizione dell’altro le proprie competenze per far funzionare questa società”.

DAI PARTIGIANI AGLI OPERAI, ANPI: UN DOVERE MORALE ESSERCI

La bandiera originale della Brigata partigiana ‘Vittorio Sinigaglia’, protagonista della liberazione di Firenze, apre il corteo. Una staffetta ideale tra chi, nel 1944, lottava contro il nazifascismo e chi, oggi, si oppone ai licenziamenti. Questo il senso della partecipazione dell’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, alla manifestazione indetta dai lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio in occasione dell’anniversario della liberazione di Firenze.

“Partecipiamo alla manifestazione come Anpi di Firenze e di tutta la Toscana”, dicono i responsabili dell’associazione durante il corteo. “Abbiamo pensato fosse importante dare evidenza maggiore alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori. Per noi è un dovere morale esserci, crediamo che questa sia l’occasione per il cambiamento necessario in questo paese che da troppi anni vede una condizione dei lavoratori sempre più difficile e disumana”. “Noi oggi- dicono gli organizzatori del Collettivo di Fabbrica- in una data che è simbolica ma non è retorica e non è commemorativa, diciamo che vogliamo riprendere in mano quel testimone e portare avanti quegli ideali traditi per costruire una società diversa. E lo faremo al grido e marciando dietro lo striscione ‘Insorgiamo’”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it