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Migranti, la Cei attacca: Governo assente, Salvini offensivo e banale

In un'intervista, concessa in esclusiva a Famiglia Cristiana

Pubblicato:12-08-2015 15:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:29

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nunzio galantinoIn un’intervista, concessa in esclusiva a Famiglia Cristiana online, Monsignor Nunzio Galantino Segretario Generale della conferenza episcopale italiana risponde a tono al segretario della Lega Matteo Salvini al presidente del Veneto Luga Zaia e a Grillo e ribadisce quanto detto  affermando: “Hanno criticato pesantemente il Papa, ma hanno visto che può essere controproducente per il loro consenso perché Papa Francesco è molto popolare”.

Alla domanda sul motivo per cui sia criticato periodicamente, risponde che in Italia la percezione dell’accoglienza ai migranti è errata: “La gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri. Invece sono meno del 7%: lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza”. Riconferma  che i “piazzisti da quattro soldi”  sono molti: “Piazzisti di fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti” sottolinea come l’accusa alla Cei di “guadagnarci con gli immigrati” è “una banalità spaventosa”.

“Vengano a dare un’occhiata. Noi ci arrangiamo tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna.”, dice Galantino a Famiglia Cristiana.


“Facciamo ciò che il Vangelo ci impone di fare e non dobbiamo giustificarci. Piuttosto è il Governo che è del tutto assente sul tema dell’immigrazione. Abbiamo scritto leggi che respingono gli immigrati e non prevedono un’integrazione positiva” la legge “impone la non integrazione”  e “nessuna forza politica si applica alla questione” dal momento che si rischiano i voti.

Conclude: “Smettiamo una volta per tutte con la richiesta al papa di portare immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitarli nelle chiese e nei seminari. E’ un mantra che non si può più ascoltare. In Vaticano papa Wojtyla ha aperto una delle prime mense ai poveri e vi sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche”. In conclusione Monsignor Galantino si chiede se anche Salvini, Zaia e Grillo agiscano allo stesso modo “forse se visitassero i campi profughi e le Caritas li “aiuterebbe a capire”.

La reazioni della politica

Ovviamente le parole dell’alto prelato hanno subito innescato un dibattito tra le forze politiche italiane.

“Alcun organi di stampa ed esponenti politici di destra stanno dipingendo il segretario della Cei come un pericoloso rivoluzionario. Lo stesso vizio, presente sia a destra che per dire la verità a sinistra, di bollare con criteri politici le posizioni che risultino scomode o sgradite. Monsignor Galantino ha ricordato a tutti noi e in particolare a quanti si dicono cristiani una semplice verità del Vangelo: il dovere dell’accoglienza” ha detto, ad esempio, il senatore del Pd Vannino Chiti.

 All’opposto Daniela Santanché di Forza Italia. “Quale furore ideologico anima monsignor Nunzio Galantino? Cosa cè dietro al suo essere sempre e comunque dalla parte opposta agli italiani?” ha detto l’azzurra.

Infine è intervenuto anche il leader della Lega nord, Matteo Salvini: “Il signor Galantino, portavoce dei vescovi, pensa che l’Italia debba accogliere tutti gli immigrati, sempre e comunque. E i leghisti che non la pensano come lui, sono fanfaroni da osteria. L’immigrazione senza limiti e senza regole è solo caos. Per i 4 milioni di italiani disoccupati e i 9 milioni di poveri, niente alberghi? Ma l’Italia è ancora una Repubblica, o dipende dal Vaticano? Chiedo a voi, amici cattolici: questo Galantino ha rotto le scatole?”.

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