NEWS:

Perugia città d’arte contemporanea formato giovani

ROMA - L'edizione 2016 di Art Monsters

Pubblicato:12-07-2016 14:50
Ultimo aggiornamento:12-07-2016 14:50

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

art monsters jazz locandinaROMA – L’edizione 2016 di Art Monsters & Jazz – contemporary art exhibition against discrimination è da oggi nella Sala del Grifo e del Leone a Palazzo dei Priori, a Perugia. “E’ una sfida ambiziosa che vuole coniugare l’arte contemporanea e, in particolare, la nuova creatività di giovani artisti, con temi importanti e attuali come la lotta alla discriminazione”.

Così il Sindaco del capoluogo umbro, Andrea Romizi che si è detto “contento del fatto che artisti umbri, insieme ad artisti italiani e internazionali, abbiamo voluto trovare un momento di condivisione, per far emergere tratti identitari comuni, capaci di irrobustire il territorio”.

Novità della seconda edizione della rassegna è che alcune opere in mostra entreranno poi nella disponibilità del Comune di Perugia, con l’obiettivo di valorizzare l’arte in ogni suo aspetto. Sulla scia del risultato dell’edizione 2015, l’evento si svolgerà in due importanti sedi: il Centro Espositivo Rocca Paolina (Cerp) e la Sala del Grifo e del Leone a Palazzo dei Priori.


L’esposizione a Palazzo dei Priori, inaugurata lo scorso 9 luglio, anticipa di una settimana l’apertura della collettiva presso il Cerp, che avrà inizio il 15 luglio alle 16.00. L’evento espositivo nel suo insieme terminerà il 31 luglio 2016, in entrambe le sedi espositive.

Al Cerp una mostra collettiva con 24 artisti

Al Cerp sarà allestita la mostra collettiva, con la partecipazione di 24 artisti, partendo dal gruppo fondativo del movimento Art Monsters, al quale si affiancano altri artisti umbri, italiani e internazionali.

A presentare le opere di pittura, scultura, fotografia, video arte, installazioni, ambienti sonori, tecniche polimateriche e ibridazioni che andranno ad allestire le suggestive sale della Rocca Paolina, saranno: Affiliati Peducci Savini, Fabio Galeotti, David Pompili, Ensemble A23, Marius Navratil, Armando Moriconi, Lilliana Comes, Jongo Park, Patrizia Trevisi, Yvonne Ekmann, Luca Aglietti, Giancarlo Pastonchi, Solo Odio, Veronica Vannoni, Massimiliano Poggioni, Augusta Castellani, Marco Buzzini, Pietro Battoni, Sandro Tomassini, Rubina Brugugnoli, Paolo Grimaldi, Pietro Nicoletti, Maria Melotti, Zaceto.

A Palazzo dei Priori le opere di Fabio Galeotti

A Palazzo dei Priori nella Sala del Grifo e del Leone sono visibili le opere video di Fabio Galeotti, artista del gruppo Art Monsters che nella precedente edizione ha affascinato il pubblico con la sua video arte.

“Le mie opere – ha spiegato Fabio Galeotti – vanno a riappropriarsi del tempo che dovremmo riacquistare. E lo faccio con video brevissimi, 30 secondi, che poi rallento con l’intenzione di mettere in rapporto l’opera e chi la guarda. Uso la tecnologia del video, ma gli faccio violenza rendendolo statico. Questa è la sfida: che possiamo imparare di nuovo ad attendere finché l’opera dura. Non siamo più abituati ad aspettare, a rallentare, a guardarsi dentro. In questo caso specifico, vado a vedere chi era la ragazza con l’orecchino di perla negli istanti immediatamente prima e dopo il momento fissato dal pittore”.

L’artista donerà al comune durante l’iniziativa l’opera dal titolo “Nella Moltidudine” ispirata alle opere dell’artista olandese Johannes Vermeer. “La discriminazione chiama in causa il tema dell’identità, della relazione con l’altro, del mondo come insieme di connessioni, dell’ibridazione e scambio fra le culture – ha dichiarato Massimiliano Poggioni, direttore artistico dell’iniziativa – Proprio nell’ottica dello scambio si intende la presenza di artisti internazionali, in dialogo con gli artisti umbri e italiani invitati, favorendo l’interrelazione di percorsi, idee, proposte artistiche e culturali, generando connessioni”.

L’agenzia di stampa Dire e diregiovani.it sono media partner di Art Monsters & Jazz. L’ingresso alla mostra è gratuito.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it