Ossa, capelli e slip sepolti nel giardino degli orrori: Vasile mostro o boia delle escort?

Si aggrava la posizione del 42enne di Monsumanno Terme, reo confesso degli omicidi di Denisa Adas e Ana Maria Andrei. Prende corpo l'ipotesi di una rete criminale

Pubblicato:12-06-2025 17:43
Ultimo aggiornamento:12-06-2025 17:47

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FIRENZE – Cani molecolari e rusche al lavoro, in 24 ore di scavi sono spuntati una vertebra e un paio di slip, una ciocca di capelli: è quello che resta di un’altra o di altre donne, vittime di Vasile Frumuzache, il killer di Denisa Maria Adas, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27, entrambe escort di origini rumene. Stessa nazionalità del loro assassino.

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COSA È STATO TROVATO

Le ricerche nel terreno di casa del 42enne di Monsumanno Terme, in provincia di Pistoia, hanno portato alla luce un vero e proprio giardino degli orrori: oggi sono state trovate una vertebra e un paio di slip da donna, il giorno prima erano stati rinvenuti dei capelli. Gli inquirenti si aspettano di trovare altri reperti macabri nella collina delle Panteraie, il terreno a Monsummano (Pistoia) dove sono stati trovati corpi delle due donne uccise.  I restii sono stati sequestrati dai carabinieri e saranno sottoposti ad analisi scientifiche. Il sospetto è che possano appartenere a ulteriori vittime.

LA DOPPIA CONFESSIONE DI UN PADRE DI FAMIGLIA

L’uomo, guardia giurata, sposato e padre di due bambini, ha confessato i due omicidi, messo alle strette dagli inquirenti che indagavano sulla scomparsa di Denisa Maria Adas, da un residence di Prato, dove la donna riceveva clienti. Nel corso di una prima perquisizione nel garage di casa, è stata poi ritrovata la Bmw della seconda vittima che ha accesso un faro sulla possibilità che Vasile fosse un assassino seriale.

L’IPOTESI DI UNA BANDA CRIMINALE INTERNAZIONALE

Non solo: gli investigatori hanno sequestrato dall’auto e dal garage del pluriomicida quattro telefoni cellulari e quattro lame bruciate, che confermano l’estrema e meticolosa organizzazione del killer. Ma non solo: rafforzano una nuova ipotesi investigativa, al vaglio della Procura, ovvero che Frumuzache non sia un assassinio solitario, ma parte di un meccanismo più ampio e organizzato .

Si fa strada quindi la pista di un circuito criminale transnazionale dedito allo sfruttamento della prostituzione, in particolare di giovani romene, in cui Vasile possa essere coinvolto con un ruolo particolare. Gli omicidi potrebbero essere il risultato di ordini eseguiti per conto di una banda criminale in cui il 42enne rivestirebbe l’incarico di “boia” delle escort ribelli e insofferenti al controllo della rete criminale. Mostro o boia, quindi.

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