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Whirlpool, l’azienda: “Napoli non chiuderà”. E i lavoratori cantano “Di Maio uno di noi”

Questo, a quanto apprende la Dire, è stato ribadito dall’azienda nel tavolo in corso al Mise

Pubblicato:12-06-2019 17:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24
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ROMA – Whirlpool non chiuderà lo stabilimento di Napoli e non ci sarà un disimpegno rispetto agli accordi presi con il governo. Questo, a quanto apprende la Dire, è stato ribadito dall’azienda nel tavolo in corso al Mise.

“Apprezziamo l’apertura del ministro ad iniziare una discussione per trovare una soluzione che garantisca massima occupazione e continuità produttiva per il sito di Napoli a partire dalla prossima settimana”. Lo dice Luigi La Morgia, ad Whirlpool Italia, uscendo dal ministero dello sviluppo economico dove era in corso l’incontro con il ministro Luigi di Maio e i sindacati.

“Ci siamo impegnati a presentare la nostra proposta nei primi giorni della prossima settimana”, aggiunge Alessandro Magnoni, direttore Comunicazione Whirlpool Italia.


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WHIRLPOOL. DI MAIO: DUE PILASTRI, NO CHIUSURA E NO DISIMPEGNO SU NAPOLI

“Chiediamo una soluzione che si fonda su due cose: che Whirlpool Napoli non chiuda e che Whirlpool non si disimpegni da Napoli. Ovviamente, i livelli occupazionali li dò per scontati”. Da quanto apprende la Dire, sono queste le parole pronunciate da Luigi di Maio all’apertura del tavolo al Mise su Whirlpool.

“Questi sono i due pilastri – ha aggiunto il vicepremier – fondamentali per provare ad aprire un dialogo. Non mi interessa portare la situazione alle stelle. Di mezzo ci sono famiglie e cittadini e il Mise ha interesse a far sì che questi lavoratori possano ancora lavorare nello stabilimento di Napoli. Da questo tavolo ci aspettiamo risposte”.

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WHIRLPOOL. LAVORATORI AL MISE: NON MOLLIAMO, DI MAIO UNO DI NOI

“Napoli non molla”. Lo urlano e lo ripetono con una scritta rossa su maglie bianche gli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli, oggi fuori al ministero dello Sviluppo economico dove e’ in corso un incontro che vede riuniti attorno al tavolo il ministro Luigi Di Maio con l’azienda e i sindacati.

Obiettivo: trovare una soluzione per scongiurare la chiusura dello stabilimento, come annunciato dalla multinazionale americana che solo pochi mesi fa aveva rilevato l’azienda.

I manifestanti sembrano non avvertire il caldo e l’afa. ‘Armati’ di fischietti e trombette ripetono: “Napoli non si tocca”.

Numerosi cori nei confronti del ministro Di Maio, gli operai vedono in lui il garante per scongiurare la chiusura del sito. Il ministro ha già minacciato la revoca degli incentivi per la multinazionale. “Di Maio uno di noi”, cantano i manifestanti.

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