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Intesa Cna pensionati-Anci: parte ‘Nonni per le città’ per trasmettere ai giovani il valore dell’artigianato

Per Antonio Decaro, presidente Anci, gli anziani "possono aiutare le amministrazioni grazie alla fondamentale trasmissione dei saperi"

Pubblicato:12-06-2019 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24
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ROMA – Far socializzare gli anziani sfruttando al tempo stesso il loro know how professionale maturato in un’intera vita, in un’ottica che ripensi il lavoro del futuro e rimetta al centro l’impresa basata sul made in Italy. Questo l’obiettivo di ‘Nonni per le città’, il progetto avviato da Anci e CNA Pensionati.

Siglato oggi il protocollo d’intesa alla presenza di Antonio Decaro, presidente Anci; Roberto Pella, vice presidente Anci; Giovanni Giungi, presidente CNA Pensionati; Filippo D’Andrea, segretario CNA Pensionati.

Il progetto ha validità nazionale ma sarà poi declinato sul territorio in base alle esigenze regionali. CNA Pensionati vanta 230mila associati, il connubio con Anci viene visto come “elemento forte e innovativo, un messaggio alla cittadinanza attiva”. Gli anziani saranno infatti inseriti in percorsi affinchè trasmettano ai più giovani il valore dell’artigianato, che sarà così ripensato come valore del futuro.


“Trasmissione dei saperi contro perdita delle capacità”, sottolineano gli ideatori del progetto. CNA Pensionati auspica infatti un futuro in cui si potrà parlare di “invecchiamento attivo, in molte regioni c’è una legge ma manca un tassello nazionale- osserva Giungi- vorrebbe dire che molte persone sarebbero a disposizione della società, pesando meno”.

GIUNGI (CNA PENSIONATI): ANCORA UTILI, PA CI USI

“Gli anziani possono dare ancora un grande contributo alla comunità, è questo il valore dei pensionati che esaltiamo con questo protocollo”. Lo spiega alla DIRE Giovanni Giungi, presidente CNA Pensionati, intervenuto alla firma del protocollo d’intesa del progetto ‘Nonni per le città’ stretto con Anci.

Gli anziani sono “persone attive che con la loro esperienza accumulata negli anni possono aiutare ancora la società- prosegue- dall’aiuto nella gestione dei musei alla custodia di aiuole, così come controlli e vigilianza nei parchi”. Il grido che i pensionati lanciano è chiaro: “Vogliamo essere ancora utili e attivi alla cittadinanza”, reclama Giungi.

Il protocollo “è a vantaggio di tutti, non giriamo con il fiocchetto prendendoci la paternità dell’iniziativa, vogliamo che sia allargata a tutti i pensionati”. Il successo dell’iniziativa sarebbe a vantaggio “di tutte le amministrazioni comunali, che così avrebbero modo di usarci”, conclude.

D’ANDREA (CNA): OK COME PRESIDIO BENI E SENTINELLE AMBIENTE

Pensionati ex artigiani “a disposizione della comunità”. Un modo per sentirsi ancora attivi e utili per la società. Così alla DIRE Filippo D’Andrea, segretario CNA Pensionati, spiega la firma del protocollo d’intesa del progetto “Nonni per le città” siglato con Anci.

CNA Pensionati “da sempre si presenta come forza sociale- ricorda D’Andrea- e Anci è la cornice necessaria per affermare questo ruolo sui territori dove già oggi si fanno molte attività simili grazie a pensionati e artigiani”. Il progetto sarà declinato a livello “territoriale, poi comunale. Molti lo stanno già aspettando, hanno idee e progetti”. I pensionati saranno coinvolti in vari modi, due sono i livelli principali.

“Presidio dei beni culturali musei laddove c’è assenza di personale, quindi senza togliere lavoro o intervenendo in situazioni di sovraffollamento”, poi attraverso “la riqualificazione di parchi e giardini. Parliamo di expertise artigianali a disposizione della comunità”, conclude D’Andrea.

DECARO (ANCI): PREZIOSI PER TRASMISSIONE SAPERI A PIÙ GIOVANI

“La collaborazione con CNA Pensionati ci permetterà di avere tante persone a disposizione, che hanno professionalità e la possibilità di trasferire conoscenze e attività alle nuove generazioni”. Lo spiega alla DIRE Antonio Decaro, presidente Anci, intervenuto alla firma del protocollo d’intesa del progetto “Nonni per le città” siglato con CNA Pensionati.

Una “bella iniziativa”, la definisce Decaro, che segue altre collaborazioni avviate da Anci con “scuole, associazioni e parrocchie”. Ovvero “la struttura importante della nostra comunità nelle città, che deve essere sempre più solida e ampia”.

Gli anziani “possono aiutare le amministrazioni grazie alla fondamentale trasmissione dei saperi”, conclude il presidente Anci.

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