NEWS:

Economia, Ilaria Bifarini ci aiuta a scoprire gli ‘Inganni economici’

Nel nuovo libro sotto la lente "la politica dell'austerity" dell'Ue

Pubblicato:12-06-2019 09:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Smascherare attraverso un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, i principali inganni della scienza economica, quelli più diffusi tra l’opinione pubblica e che sono alla base del perdurare dello stato di crisi economica nella quale ci troviamo”. Questo è l’obiettivo di ‘Inganni economici‘, il nuovo libro di Ilaria Bifarini che torna in libreria dopo l’esordio ‘Neoliberismo e manipolazione di massa – Storia di una bocconiana redenta’, in cui si proponeva di “smascherare l’inganno neoliberista” e a distanza di un anno da ‘I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa’, un volume sull’analisi delle cause del fenomeno migratorio attraverso una chiave di lettura inedita. Un volume che punta il dito contro l’Economia che “ha abbandonato il suo connotato sociale per indossare la veste di scienza esatta e infallibile, come la matematica. Ma la realtà dimostra che non è così: le previsioni economiche vengono puntualmente smentite dai fatti e sempre più spesso economisti e organizzazioni internazionali sono costretti a rivedere le proprie affermazioni. Uno specifico modello economico, fallace e basato su miti infondati, viene imposto come universale e guida le scelte politiche che investono la vita dei cittadini e il futuro dei Paesi”.

A esser messo sotto la lente dell’autrice è la politica dell’austerity, messa in campo dall’Unione europea che, “attraverso l’inganno e il ricatto del debito pubblico”, ha fatto in modo che “milioni di individui sono stati privati dello Stato sociale e delle tutele del lavoro”. Una delle cause individuate dalla Bifarini è sicuramente “la perdita della sovranità monetaria ha reso i Paesi indebitati assoggettati dai mercati, privi della libertà di scegliere la propria politica economica e di attuare politiche keynesiane per tornare a crescere. La Banca centrale europea, preoccupata unicamente del mantenimento di un basso tasso di inflazione, elude completamente il problema dell’occupazione e della crescita”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it