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Valente (Asl RmE): “Genitori e vaccini? Prima l’ascolto”

"Ormai il settore e' vittima del suo stesso successo"

Pubblicato:12-06-2018 08:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:15

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ROMA – “Esiste un modo corretto di parlare ai genitori dei vaccini: ascoltarli, fare le domande giuste, creare un clima di fiducia. Vale per i vaccini ma per tanti altri ambiti”. Ne e’ convinto Michele Valente, pediatra di famiglia della Asl RmE, secondo il quale in secondo luogo “bisogna dare delle informazioni che si basano proprio sui dubbi dei pazienti, sui loro timori e sui loro racconti. E le informazioni devono essere brevi, utilizzabili ma scientificamente corrette: i pazienti possono sempre contattarci per avere risposte alle loro domande, ma nel frattempo si possono informare su siti scientificamente validi che siamo noi a indicare”. Nel rapporto tra pediatra e famiglie, infine, non va tralasciato il “buon esempio. Dobbiamo fare noi per primi cio’ che diciamo ai genitori”, spiega Valente in occasione del 74esimo Congresso italiano di Pediatria organizzato dalla Sip.
Al primo posto tra le paure più diffuse quando si parla di vaccini, c’e’ quella degli “effetti collaterali e delle reazioni non prevedibili. Poi abbiamo i genitori che spesso non capiscono bene la differenza tra vaccini obbligatori e facoltativi“. In questi casi come si agisce? Per Valente l’esempio arriva dai registi cinematografici. “Dobbiamo spostare la lente di ingrandimento dalle rare reazioni collaterali ai vaccini e dagli eventi avversi, estremamente rari, a quelle che sono le malattie”. Infatti, spiega Valente, “i vaccini sono ormai vittime del loro stesso successo: per questo- conclude- dobbiamo ricordare ai pazienti e ai genitori quali sono i rischi derivati da alcune gravi malattie ormai non più comuni”.

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