ROMA – Parte dei naufraghi a bordo della nave Aquarius verranno trasferiti su navi italiane e portati a Valencia. La decisione, presa dalla sala operativa della guardia costiera di Roma, arriva a seguito alle preoccupazioni espresse ieri dalla ong Sos Mediterranee relative ad un viaggio così lungo che dovranno affrontare i 629 migranti a bordo dell’imbarcazione da oltre 72 ore. Intanto questa mattina sulla nave sono arrivati rifornimenti provenienti dall’Italia.
#Aquarius riceve rifornimenti di cibo coordinati dalle autorità di soccorso italiane. L’Intenzione di MRCC #Italia è di trasferire alcune persone dalla #Aquarius su navi italiane e dirigersi in #Spagna insieme. Chiediamo agli Stati Europei di dare priorità alla vita delle persone pic.twitter.com/fETSgBUxM4
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 12 giugno 2018
Ieri il premier spagnolo Pedro Sanchez ha aperto i porti all’imbarcazione sbloccando lo stallo generato dal no all’accoglienza di Malta e Italia. “E’ nostro dovere aiutare per evitare una catastrofe umanitaria ed offrire un porto sicuro a queste persone”, ha dichiarato il primo ministro spagnolo. Prima di lui, i sindaci di Barcellona e Valencia avevano comunicato la disponibilità delle rispettive città ad accogliere i migranti sulla nave della ong Sos Mediterranee.
“Aquarius ha ricevuto conferma: il porto sicuro è Valencia. I rifornimenti sono a bordo”. Cosi’ Sos Mediterranee su twitter. “I team- aggiungono- sono sollevati che si inizi a trovare una soluzione sebbene il risultato sia un prolungamento del tempo in mare non necessario per i naufraghi e una riduzione dei mezzi di soccorso”.
“Medici senza frontiere è impegnata al 100% nel prendersi cura delle 629 persone salvate nel Mediterraneo lo scorso weekend. Questi uomini, donne e bambini, in Libia hanno avuto scarso accesso all’assistenza medica, alcuni non ne hanno avuto affatto”. Così la ong internazionale su Twitter.
UPDATE 2 L’incolumità delle persone a bordo della nave #Aquarius deve restare la priorità.
Le autorità marittime italiane devono trovare velocemente una soluzione per la sicurezza dei 629 naufraghi.
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) 11 giugno 2018
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