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Lavoro, segreteria di Stato: “Su sondaggio fabbisogno da Unas strane conclusioni”

SAN MARINO - "Troviamo strana la conclusione di Unas, che

Pubblicato:12-06-2017 16:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:20

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SAN MARINO – “Troviamo strana la conclusione di Unas, che critica le scelte fatte dalla Segreteria di Stato”: con queste parole, non si fa attendere la risposta di Palazzo Mercuri all’Unione nazionale degli artigiani sammarinesi che faceva proprie le conclusioni del questionario sul fabbisogno occupazionale della segreteria stessa. Gli esiti del sondaggio rivolto alle imprese del Titano “ci ha dato uno spaccato delle necessità formative del sistema-Paese– spiega in una nota la segreteria guidata da Andrea Zafferani- di quali sono le principali esigenze delle imprese in termini di professionalità ed anche delle problematiche che quotidianamente vivono”. Rispetto al dato ripreso da Unas, Palazzo Mercuri specifica che “il 47% delle imprese che hanno risposto hanno avuto difficoltà a reperire il personale di cui hanno avuto o hanno bisogno”, ma di queste “il 66,7% circa perché il personale necessario non era disponibile in territorio, il 20% per scarsa adesione ad ipotesi formative o riqualificazione, il 13,2% per altre ragioni”.

La conclusione della segreteria di Stato va quindi in direzione diversa rispetto Unas: “Questa evidenza, emersa dal questionario, ci rafforza nella nostra idea di procedere all’eliminazione della burocrazia e della discrezionalità oggi esistenti nelle assunzioni, sostituendole con la possibilità per le imprese di procedere liberamente alla scelta del personale necessario, facendo così risparmiare tempo alle imprese, garantendo certezze e possibilità di adattarsi velocemente alle esigenze del mercato”. Ma oltre a semplificare la vita delle imprese nel processo di assunzione, ci sono altri due obiettivi perseguiti dalla segreteria di Stato. In primis, creare meccanismi che rendano conveniente l’assunzione di lavoratori sammarinesi o residenti, “la nostra più grande priorità”, poi quello di “favorire i processi di formazione interna delle risorse umane sammarinesi o residenti all’interno delle imprese”. In questa direzione “riteniamo più interessante ed efficiente un meccanismo di preferenza interna- va avanti la segreteria di Stato- basato sull’incentivazione economica invece che un meccanismo basato sulla burocrazia e la discrezionalità”. Per Palazzo Mercuri è comprensibile che “l’impresa possa porre particolare attenzione al primo dei tre obiettivi sopra indicati- prosegue la nota- e meno agli altri due, ma ovviamente le priorità del governo devono essere mirate a raggiungere contemporaneamente tutti e tre“. A dimostrare come l’interesse del mondo imprenditoriale sia limitato è un altro dato del questionario: “Solo il 32% delle imprese ha fatto svolgere qualche corso di formazione professionale al suo personale negli ultimi 2 anni- chiarisce la nota- e di questi corsi circa il 60% sono quelli obbligatori per legge”. In conclusione, “stiamo cercando di lavorare per raggiungere il miglior equilibrio fra gli obiettivi sopra indicati- termina la nota- in maniera seria e senza facili semplificazioni”.

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