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Animali. In vacanza o no? I bolognesi sono fedeli: “Li portiamo con noi”

I dati degli abbandoni sono ancora allarmanti: ogni anno in Italia vengono lasciati per strada una media di 80.000 gatti e 50.000 cani

Pubblicato:12-06-2017 15:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:20

animali gatto
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BOLOGNA – Lo portiamo o no? É la domanda che le famiglie con animali domestici si fanno ogni estate quando si tratta di organizzare le vacanze. Ebbene, da una ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni (la compagnia assicuratrice dell’Automobile club d’Italia), sembra che i bolognesi abbiano molto a cuore i propri animali domestici: più della metà (56%) li porta in vacanza con sè; mentre il 19% e il 18% lo lascia a casa (ma con la garanzia di qualcuno che badi alle necessità dell’animale) o con amici. Sempre secondo la ricerca, inoltre, il legame è così forte che alcuni considerano i propri animali domestici come membri effettivi della famiglia (44%), per il 21% rappresentano una compagnia e per il restante 26% amici fidati. Purtroppo, però, non è tutto rosa e fiori come sembra o com’è sotto le Due torri: si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Per far fronte a questi numeri elevati, molti bolognesi (90%) si dicono d’accordo con l’ulteriore inasprimento delle sanzioni per i trasgressori.

Se per i bolognesi è molto importante portare in vacanza il proprio animale domestico, tanto che appunto alcuni lo definiscono addirittura un membro della famiglia, allora perchè qualcuno preferisce lasciarlo a casa? Molti intervistati del capoluogo emiliano affermano che un animale domestico in vacanza richiede impegno e attenzioni particolari. La maggior parte pensa che possa scappare o che limiti la proprio libertà mentre altri sono più preoccupati di eventuali danni alle cose o alle persone. Fortunatamente, piuttosto che abbandonare cani e gatti in autostrada, c’è anche chi corre ai ripari, come chi stipula una polizza assicurativa per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri o, nei casi più difficili, c’è chi fa addestrare il proprio amichetto da istruttori esperti. Secondo la ricerca, il 25% degli intervistati ha dichiarato infine che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno fanno bene, ma non per motivi di igiene o perché potrebbero dare fastidio: il motivo principale è il comportamento dei loro padroni, che spesso non hanno rispetto per le altre persone.

di Leonardo Chiapparini


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