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Mattarella: “Sfruttamento minorile va abolito dal pianeta”

Le parole di Mattarella nella Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Pubblicato:12-06-2017 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:20

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ROMA – “Nel mondo sono ancora milioni i minori costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento, privati di un’educazione adeguata, senza rispetto per la loro salute e la loro dignità di esseri umani“. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile. “La Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile– aggiunge- è un’occasione importante per sensibilizzare le opinioni pubbliche su questo tema, a volte sottovalutato, e sollecitare da parte degli Stati e degli organismi internazionali programmi e misure adeguate per affermare irrinunciabili principi di civiltà, quali il diritto dei bimbi a vivere la loro infanzia”. “La Giornata di quest’anno- sottolinea il capo dello stato- è dedicata all’impatto dei conflitti e degli eventi disastrosi sull’espansione del lavoro minorile. Le dimensioni dei flussi migratori già mostrano le terribili conseguenze delle guerre, delle carestie, della desertificazione dei territori, dei mutamenti climatici che producono catastrofi e impoveriscono popoli interi. Tra gli effetti di questi fenomeni c’è spesso anche lo sfruttamento dei bambini, talvolta il loro arruolamento come soldati, la costrizione in condizioni di schiavitù oppure di sottomissione a bande criminali. Liberare queste vite da un giogo insopportabile costituisce un impegno imprescindibile”.

“Lo sfruttamento del lavoro minorile e la privazione della libertà dei più giovani va bandita in ogni parte del pianeta- prosegue Mattarella-. E questo obiettivo deve entrare nelle priorità della politica, come del resto indica l’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che chiede di porre fine in brevissimo tempo al ‘lavoro minorile in ogni sua forma’”. “Anche nei Paesi dotati di maggiori risorse- dice ancora- non va comunque mai abbassata la guardia, perché il lavoro minorile può affacciarsi tra le pieghe delle crisi, delle disuguaglianze sociali e delle forme di marginalità. L’abbandono scolastico è spesso il campanello d’allarme più sensibile a segnalare fenomeni di lavoro minorile. La scuola è un fondamentale presidio di diritti, che occorre sempre far funzionare al meglio. I bambini sono il nostro futuro: la loro crescita libera e dignitosa è condizione della speranza dell’umanità”.


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