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Palermo, la preside dello Zen resta ai domiciliari

Lo ha deciso il Riesame

Pubblicato:12-05-2023 19:54
Ultimo aggiornamento:12-05-2023 19:55
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Daniela Lo Verde, preside dello Zen arrestata
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PALERMO – Resta agli arresti domiciliari Daniela Lo Verde, l’ormai ex preside della scuola ‘Giovanni Falcone’ del quartiere Zen di Palermo accusata di corruzione e peculato insieme con il suo vice, Daniele Agosta. Confermati i domiciliari anche per quest’ultimo. Lo ha deciso il tribunale del Riesame. La Procura europea, che ha condotto l’indagine con i pm Gery Ferrara e Amelia Luise, oggi ha depositato nuovi atti.

LE ACCUSE DELLA PROCURA EUROPEA

Lo Verde, che dopo l’arresto è stata sospesa dal servizio, si sarebbe appropriata di pc e cibo destinati alla scuola. Tra le accuse avanzate dalla Procura europea, inoltre, quella relativa alle false attestazioni delle presenze degli alunni nei Pon: progetti “di fatto mai realizzati o realizzati solo in parte”, secondo l’accusa, nella considerazione che “la mancata partecipazione degli studenti avrebbe inciso in maniera direttamente proporzionale sulla quota parte dei fondi destinati per ciascun progetto alla dirigenza”.

ERA UNO DEI VOLTI PIÙ CONOSCIUTI DELLA LEGALITÀ

Lo Verde nel 2020 era stata insignita del titolo di Cavaliera al Merito della Repubblica per il suo impegno scolastico nel corso dell’emergenza Covid. La dirigente scolastica è uno dei volti più conosciuti nel capoluogo siciliano per la sua attività all’insegna dell’educazione alla legalità portata avanti in una scuola di frontiera come la ‘Giovanni Falcone’, in uno dei quartieri più difficili di Palermo. Gli investigatori, tuttavia, non hanno dubbi: all’istituto comprensivo ‘Giovanni Falcone’ esisteva “un radicato e unitario centro di interessi illeciti formato dalla preside, dal vicepreside e da professionisti privati”.


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