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Anche a Napoli universitari in tenda contro il caro-affitti. Il rettore: “Hanno drammaticamente ragione”

L'obiettivo della protesta è "far sì che l'università ci offra degli studentati accessibili"

Pubblicato:12-05-2023 17:19
Ultimo aggiornamento:12-05-2023 17:32

caro affitti a napoli
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NAPOLI – “Le case sono introvabili e le loro condizioni sono pessime“. Lo spiega Federica, del Collettivo Autorganizzato Universitario (Cau), stamattina durante la protesta contro il caro affitti, la speculazione abitativa e la gentrificazione nel cortile di Porta di Massa, in una delle sedi dell’Università Federico II di Napoli.

La ragione va ritrovata “nell’aumento eccessivo dei b&b che sono ovunque, soprattutto al centro storico, e questo non ci permette di avere abbastanza case per il numero di studenti che ne avrebbe bisogno”. L’obiettivo della protesta è “far sì che l’università ci offra degli studentati accessibili, oggi sono pochi e in condizioni fatiscenti. Ci rubano il tempo, ci rubano la casa, ci rubano il diritto allo studio. Non abbiamo nulla di garantito e per questo si protesta in tutta Italia. Metteremo in campo delle proposte per permettere a tutti noi studenti di avere la possibilità di studiare”.

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“Parlando con amici – rimarca Carlo, presente oggi alla protesta del Collettivo – ho visto, annunci alla mano, che per le stesse stanze per cui 3-4 anni fa venivano chiesti 250 euro oggi se ne chiedono anche 450. Se pensiamo alla quantità di immobili abbandonati e guardiamo a quanto deciso in Catalogna dove dopo tre anni di inutilizzo si procede all’esproprio, potremo immaginare di fare qualcosa del genere anche qui affinchè sia messo al servizio della comunità studentesca che non può permettersi di studiare. È impossibile, poi, conciliare la vita accademica con quella lavorativa perché i salari non aumentano, non smettiamo di essere sottopagati se andiamo a lavorare in un bar o in un call center. Non c’è alcun tipo di tutela, zero”.

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IL RETTORE DELLA FEDERICO II: ” I RAGAZZI HANNO DRAMMATICAMENTE RAGIONE”

“Hanno assolutamente ragione”. Lo dice Matteo Lorito, rettore dell’Università di Napoli Federico II, riferendosi agli studenti che oggi hanno protestato contro il caro affitti nel cortile di Porta di Massa, sede del dipartimento di studi umanistici dell’ateneo federiciano.
La situazione di mancanza di alloggi nasce “dal combinato disposto dell’utilizzo delle strutture private per i b&b, che sono sacrosanti perché Napoli è piena di turisti, e il fatto che non abbiamo studentati”, ammette Lorito che aggiunge: “Già un anno e mezzo fa siamo partiti con 5 progetti per studentati, progetti che non si facevano da 20 anni. Stiamo aspettando il risultato della legge 338 e abbiamo bisogno che questo risultato venga fuori. Dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca abbiamo avuto la promessa che i progetti che non dovessero essere finanziati saranno finanziati dalla Regione. Abbiamo bisogno di questi risultati per cominciare a lavorare, alcuni dei cinque studentati potranno essere pronti in pochi mesi, per altri ci vorranno tra uno e due anni, questo perché partiamo da zero”.

“Oggi i costi – ancora il rettore – rasentano l’insostenibilità. Da parte dell’ateneo i ragazzi hanno tutto l’appoggio possibile. È importante che manifestino e si facciano sentire in tutta Italia e credo che l’università italiana sia concorde che questo sta diventando un fattore limitante per garantire il diritto allo studio. I ragazzi hanno drammaticamente ragione non solo a Napoli ma soprattutto a Napoli, che nel contesto nazionale è forse la città con il rapporto peggiore tra numero di studenti e numero di posti in alloggi a prezzo controllato”.

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