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De Luca e le accuse di sessismo verso Siracusano, la replica: “Attaccato dai paladini del Bunga Bunga”

Le polemiche erano state suscitate da una diretta Facebook dell'ex sindaco di Catania in cui ha parlato della parlamentare azzurra

Pubblicato:12-05-2022 19:26
Ultimo aggiornamento:12-05-2022 19:27
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cateno de luca_sindaco messina
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PALERMO – I paladini nazionali del Bunga Bunga mi accusano di sessismo, sembra assurdo, ma è accaduto. Agli onorevoli Mulè, Tajani, Schifani e quanti altri sono stati sollecitati a scomodare i loro uffici stampa per lanciare ridicole accuse nei miei confronti, faccio osservare che una persona semplice come me che viene dalla campagna quando fa riferimento ai salotti pensa a luoghi in cui le persone si incontrano per fare due chiacchiere e non per fare altro”. Lo si legge in una nota dell’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, dopo le polemiche suscitate da una sua diretta Facebook in cui ha parlato della parlamentare azzurra Matilde Siracusano.

“Avendo iniziato la mia carriera politica dal consiglio comunale di un piccolo centro mi hanno sempre incuriosito le scorciatoie che consentono a uomini e donne di alcuni partiti politici di essere catapultati nel parlamento nazionale o regionale senza aver mai potuto dimostrare alcuna abilità politica o capacità amministrativa – osserva De Luca -. Non comprendo perché ogni qualvolta, infatti non è la prima, pongo tale quesito su questa deputata messinese anziché darmi risposta la si butta in caciara. Quanto alle accuse di sessismo non c’è niente di più assurdo e infondato. Il pubblico, a quanto pare vasto delle mie dirette, mi ha sempre sentito dire che non sopporto coloro che, senza distinzione di genere, vogliono fare carriera ‘sculettando’ o ‘scodinzolando’ davanti al potente di turno. Io sono tra coloro che hanno sempre premiato il merito come ho già dimostrato da ex sindaco di Fiumedinisi, Santa Teresa e Messina e ovunque abbia avuto ruolo di responsabilità. Ai nuovi compagni di viaggio messinesi dell’onorevole Matilde Siracusano ricordo che sono stati loro a mortificarne l’attività svolta sul territorio con insensate scelte sui candidati alla presidenza dei quartieri. Dovrei forse accusarli di machismo? Respingo quindi i tentativi di strumentalizzare le mie affermazioni – ancora De Luca – per non rispondere al quesito che invece ripropongo. Quali sono le ragioni che hanno portato alla scelta di candidare Siracusano nel collegio blindato di Bagheria? Attendo ancora una risposta, magari dai frequentatori di certe cene eleganti che certamente non sono sessisti”. 


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